sabato 5 ottobre 2013

La sconfitta di Berlusconi

Editoriale Radio Onda Libera del 3 ottobre 2013

Non è stata una giornata qualsiasi quella di ieri per la nostra politica. E' stata una giornata travagliata, con colpi di scena, come la marcia indietro di Berlusconi che all'ultimo minuto ha deciso di votare la fiducia al governo Letta. Eh sì, perché prima ha annunciato il voto contrario, poi il clamoroso dietrofront. E alla fine l’esecutivo di Enrico Letta incassa 235 sì e 70 no.
Ma vediamo le conseguenze, la lettura di queste ultime ore. Il governo ne esce rafforzato, capace di andare avanti con una nuova maggioranza. E dall'altra parte c'è da registrare la sconfitta, la resa di Berlusconi. Il cambio di strategia è stato costretto a subirlo grazie alla linea imposta dalle "colombe", dai parlamentari guidati da Alfano che hanno sempre detto e dimostrato di essere fedeli al presidente del consiglio. E nello stesso tempo, con la giravolta al Senato, Berlusconi ha dovuto dire che i "falchi" avevano torto.
Questo nuovo quadro ha portato a una spaccatura dentro il Pdl , che dopo vent'anni in un certo senso decreta la fine del periodo berlusconiano. Da oggi si può scrivere una nuova storia politica. Tra le interpretazioni, c'è chi sostiene che con il voto della fiducia è stata decisa la nascita di una nuova forza politica che si richiama alla Democrazia cristiana. Forse non sarà così, ma di sicuro un'area moderata si è vista in concreto nelle aule del Parlamento, un'area in cui si ritrovano i dissidenti del Pdl e un domani, forse, anche gli ex margheritini del Pd.
Insomma la nuova situazione è sotto gli occhi di tutti e le larghe intese sono più solide, anche se forse un po' ristrette. Ma il dato importante è il nuovo corso del Pdl che forse porterà alla divisione e quindi alla creazione di altri gruppi parlamentari. E un altro dato importante è il fatto che dopo vent'anni Berlusconi conta di meno, molto di meno.

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