domenica 6 ottobre 2013

Lo spirito di Assisi ora soffia più forte

Il punto del direttore del 5 ottobre 2013

Doveva essere un evento storico. E un evento storico è stato. Papa Francesco nel tour de force dedicato ai luoghi del Poverello, ai simboli del francescanesimo, non si è smentito. Anzi, ancora una volta ha sorpreso, stupito, riscosso simpatia e applausi, apprezzamenti e condivisione. Per le parole, per il coraggio, per i discorsi a braccio, per i fuori programma. E ha fatto anche commuovere con i suoi gesti, semplici e forti, di affetto e tenerezza, di grande amore.

Come quando si è inchinato ad abbracciare o accarezzare uno per uno i ragazzi e le ragazze disabili dell’Istituto Serafico. Oppure quando ha pronunciato parole dure e severe sulla mondanità. O ancora quando ha rivolto un appello a lavorare per il bene comune cercando ciò che unisce più che ciò che divide. Tutti messaggi importanti, significativi, che arrivano spediti al cuore e alla mente di chi ascolta. E l’ascolto è un atteggiamento cristiano, bisogna infatti ascoltare e riconoscere le piaghe di Gesù, di chi ha l’anima squarciata dal dolore.Il cammino di Papa Francesco è un tornare alle origini, alle radici, ai valori del Poverello che oggi come ieri devono essere attuali e concreti. Ma è anche un richiamare quello spirito che dal lontano 1986 soffia su Assisi, da quando Giovanni Paolo II volle riunire nei luoghi cari a Francesco tutti i rappresentanti di tutte le religioni del mondo per una giornata di dialogo, di pace, di fratellanza. Da allora quello spirito non si è spento, forse a volte affievolito, ma da ieri, da quando questo Papa argentino ha visitato in lungo e in largo la città di Assisi lo spirito si è rinnovato, rafforzato, rinvigorito. Non per la presenza fisica, o meglio anche per quello, ma soprattutto per i suoi appelli, le sue riflessioni, i suoi moniti. Questo Papa che si è voluto chiamare Francesco ha ben chiaro l’insegnamento del Poverello e non perde occasione per diffonderlo, per ricordare a tutti che il Santo si schierò dalla parte giusta, quella degli ultimi, dei poveri.anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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