mercoledì 23 ottobre 2013

Scossoni quotidiani sul governo

Editoriale Radio Onda Libera del 21 ottobre 2013

La politica nazionale vive ogni giorno uno scossone che mina la tenuta del governo perché fra scricchiolare la maggioranza. L'ultimo, le dimissioni di Monti da Scelta Civica, il partito che aveva creato per coagulare i centristi. Il professore ne ha approfittato per togliersi i sassolini dalle scarpe e ha attaccato il governo e senza distinzioni il Pd e il Pdl. Sull’Imu il governo Letta si è inginocchiato al Pdl, con la conseguenza di una manovra non adeguata sul cuneo fiscale e facendo aumentare l’Iva.

Non si tratta, però, di rinnegare la scelta di appoggiare questo esecutivo, ha sottolineato Monti: "Questa formula e questo presidente del consiglio sono la miglior cosa che questo Paese possa avere. Ma vorrei che fosse veramente il governo del fare, ma per l’atteggiamento di Pd e Pdl sta diventando il governo del disfare".
Appena lasciato il suo movimento, Scelta Civica, l’ex premier e ora senatore a vita ha fatto sapere che non rinuncerà alla politica: "Ovviamente Scelta Civica non minaccia niente, ma abbiamo il dovere di indicare qual è secondo noi la strada giusta e il presidente Letta ha concordato che un contratto di coalizione ci voglia". Non sono mancate in queste ore bordate a Berlusconi e sopratutto a Casini.
Insomma la decisione di Monti è l'ultimo fatto che sancisce la debolezza di questo governo di larghe intese, governo i cui partiti sono impegnati in regolamenti di conti interni. Il Pd è in piena fase congressuale con le primarie tra un mese e mezzo, il Pdl vive una spaccatura tra colombe e falchi, tra chi vuole reggere e chi vuole sfasciare. E mentre i nostri politici trascorrono il tempo così, le condizioni del Paese si aggravano. La legge di stabilità, l'ultimo capolavoro di questo governo, è stata bocciata da imprenditori e sindacati. Se queste due categorie sono d'accordo vuol dire che il provvedimento vale veramente poco.

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