giovedì 24 ottobre 2013

Smacco da evitare sul Festival

Editoriale Radio Onda Libera del 24 ottobre 2013

Parliamo del Festival del giornalismo, che rischia di abbandonare Perugia dove è nato e dove è stato realizzato per sette anni di fila attirando migliaia di persone. E' necessario un passo indietro per capire la questione. Qualche giorno fa gli organizzatori resero noto che la kermesse era a rischio per motivi economici e che le istituzioni erano in un certo senso latitanti. Via la polemica, qualche botta e risposta, poi un'assemblea pubblica nel corso della quale gli organizzatori hanno svelato i rapporti, non proprio cordiali, con le istituzioni parlando anche dei criteri di elargizione delle risorse pubbliche.
Ieri la seconda puntata. Gli assessori alla cultura di Comune e Regione, Cernicchi e Bracco hanno sventolato cifre su cifre ma anche messo sul tavolo un appello.  "Vogliamo che il Festival rimanga, fidatevi di noi". A proposito delle risorse, Bracco ha detto che la Regione non ha trascurato il Festival, l'anno scorso sono stati dati meno soldi perché erano stati dirottati su Umbria Mobilità ma c'era già la disponibilità a rientrare nella cifra stabilita. Comunque gli assessori sono stati chiari. Dagli enti pubblici si può arrivare a 200mila euro. Se se ne vuole il doppio, gli amministratori hanno detto che in questo momento storico non si può.
Ecco fin qua la cronaca dei fatti. Ora dopo un'abbuffata di numeri e di dichiarazioni, la sensazione è che Perugia stia per perdere uno degli appuntamenti di punta, un festival nato per scommessa e diventato un evento di richiamo a livello internazionale. 
Certo, se il festival traslocherà in qualche altra città - diverse le amministrazioni che si sono fatte avanti - sarebbe uno smacco per chi ci governa perché non è riuscito a trovare un accordo per far restare un evento di successo, significa aver fatto come Tafazzi che si dà le martellate da solo. Beh, una politica non proprio lungimirante.

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