Editoriale Radio Onda Libera del 3 settembre 2013
Il 4 ottobre sarà un evento straordinario, storico per l'Umbria e per la
Chiesa. La visita del Papa ad Assisi inizierà presto, prima delle otto,
all'Istituto Serafico, dove sono ospitati bambini disabili. Una prima tappa
significativa come significativo è l'intero viaggio del Pontefice nella nostra
terra che si concluderà dodici ore dopo. Perché Papa Bergoglio verrà ad
Assisi con un intento preciso, spiegare come la Chiesa si deve spogliare, come
cioè deve tornare al messaggio di Francesco, a quei valori di carità cristiana,
di accoglienza e fratellanza.
Questo Pontefice ha una fortissima carica
comunicativa, piace alla gente perché è semplice, è umile, è uno di noi. Parla
e dice cose normali, di una grande efficacia, compie gesti che lo avvicinano
alle persone normali. Non vuole una Chiesa di sfarzi e di lussi, preferisce i
poveri. E proprio con loro vorrà pranzare il 4 ottobre al centro della Caritas
di Santa Maria degli Angeli. Un altro grande segnale di vicinanza a chi soffre.
Papa Francesco anche per l'organizzazione e il programma di questa
visita di segnali forti ne ha lanciati parecchi. Un altro? È' la prima volta che
un Papa si reca in Curia, nella casa del Vescovo. Fino a ieri la prima e unica
tappa era la Basilica di San Francesco, il Vescovo era un invitato. Oggi il
Pontefice ha rivoluzionato anche la tradizione e vuole vedere tutto di Assisi,
anche il luogo dove Francesco si spogliò delle vesti davanti al padre
commerciante come gesto di rinuncia alle cose materiali.
Sarà una
giornata storica dicevamo, si preannunciano 300mila pellegrini e già sono oltre
700 i giornalisti accreditati. Un grande evento che inciderà nella vita della
nostra comunità, che forse cambierà anche le nostre vite. Di sicuro la visita di
questo Pontefice non lascerà indifferente nessuno, anche chi non crede.
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