Editoriale Radio Onda Libera 27 settembre 2013
Reazioni e commenti alla decisione del Pdl di far dimettere tutti i parlamentari
se la giunta del Senato voterà per la decadenza di Berlusconi. "Quello
che è successo è una umiliazione, non mia personale, ma dell'Italia": queste le
parole, forti, del premier Enrico Letta durante la conferenza stampa al termine
del suo incontro alla Columbia University di New York. Parole forti
dirette ai parlamentari Pdl e alla scelta di dimettersi in massa presa nella
riunione dei capigruppo, aggiungendo che non c'è alcun colpo di Stato in corso.
Lo Stato di diritto è in corso.
Il premier annuncia che incontrerà il
presidente della Repubblica e valuterà insieme a lui le modalità per arrivare a
un chiarimento. Quindi aria di crisi e fiducia in Parlamento.
La realtà
è infatti proprio questa. La mossa del Pdl, che qualcuno definisce una trovata
di marketing politico o un bluff, ha per così dire il merito di staccare la
spina a un governo di larghe intese, a un governo retto da due partiti che nulla
hanno in comune, a questo punto neppure il bene del Paese.
Ed è inutile
fingere con i concetti. Perché c'è tanta ipocrisia nelle dichiarazioni dei
politici, in quelli che sostengono che il governo è una cosa e il Parlamento è
un'altra. Ma se i parlamentari si dimettono i ministri del Pdl che fanno,
restano al loro posto? Sarebbe una situazione anomala oltre che insensata.
A
proposito di contraddizioni il Pd si trova in una condizione quanto meno
imbarazzante, cioè continuare a governare con un leader che ha deciso di attuare
la politica di "muoia Sansone con tutti i filistei".
A proposito di
ipocrisia, le dimissioni dei parlamentari dei Pdl dovranno essere accettate, e
se si verificherà la circostanza che saranno accettate alcune e altre no? E poi
se Letta arriverà a chiedere la fiducia che faranno gli onorevoli, la voteranno
o no?
Insomma far cadere il governo in questo momento non è una bella
trovata. Soprattutto non è una trovata intelligente anche perché Napolitano non
scioglierà le Camere con questa legge elettorale. Questa è l'unica cosa sicura.
Con buona pace dei falchi berlusconiani.
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