lunedì 16 settembre 2013

La vergogna di rubare per fame

Editoriale Radio Onda Libera del 16 settembre 2013
 
Anziani che rubano per fame. Olio, vino e formaggio presi di nascosto al supermercato. E’ la storia amara di due settantenni perugini di origini sudamericane, denunciati dalla polizia. Dietro il loro gesto disperato la difficoltà di arrivare a fine mese e di mettere insieme il pranzo con la cena. A Narni invece i carabinieri hanno denunciato per furto un disoccupato quarantenne. L’uomo si è giustificato dicendo di non avere soldi con sé e che, in ogni caso, lui si sarebbe tenuto la merce perché aveva fame e doveva assolutamente mettere qualcosa sotto i denti.
Questi sono solo gli ultimi episodi di cronaca registrati nella nostra regione. Si tratta di un fenomeno in aumento da qualche tempo a questa parte, da quando la crisi ha cominciato a mordere in modo ancora più forte. La conferma arriva dai responsabili del supermercati di Italia che avevano già sollevato il problema qualche anno fa perché non tutti i furti si trasformano in denunce, il più delle volte la faccenda si conclude con un avvertimento.
Certo,fanno una certa tenerezza questi vecchietti che rubano una busta di prosciutto o di parmigiano e lo fanno con titubanza, quasi con paura e quando vengono sorpresi la prima reazione è i vergogna per non essere abituati a rubare, la seconda è i paura se il furto arriva a conoscenza dei figli.
Leggere e commentare queste notizie provoca un certo effetto, una certa indignazione, pensando alle pensioni d'oro, pensando agli sprechi e ai privilegi in politica, pensando alle auto blu, pensando alla spesa pubblica che aumenta di giorno in giorno, di ora in ora, pensando alle indennità e agli stipendi dei politici che lavorano poco e costano tanto.
Ecco, questo Paese dalla doppia faccia, da un lato gli anziani e i precari che non ce la fanno ad andare avanti, dall'altro i politici e i super manager che continuano a percepire compensi stratosferici. Intanto il dibattito politico è avvitato da mesi sulla decadenza di Berlusconi. Che dire? Non ci sono parole. Un solo auspicio. Che questo Paese prima o poi diventi normale.  

Nessun commento:

Posta un commento