domenica 22 settembre 2013

Letta non vuole essere Jo Condor

Editoriale Radio Onda Libera del 20 settembre 2013

I botta e risposta in politica sono normali. Dopo il video messaggio di Berlusconi con cui ha lanciato un attacco ai magistrati e ha assicurato che sarebbe rimasto in politica anche se decaduto. Il premier in carica Enrico Letta ha replicato alzando la voce e dicendo con chiarezza che "In Italia c’è lo Stato di diritto e non ci sono persecuzioni". Con una battuta che richiama l'infanzia il presidente del consiglio dicendo di non essere Jo Condor ha inteso che il suo governo non si lascia logorare, lo dimostrerà nel senso che giocherà all'attacco. 
Messaggio indirizzato soprattutto - e ovviamente - a Silvio Berlusconi , ma anche a Renzi, di cui Letta mal sopporta il protagonismo a discapito del governo.  Sulla durata del governo, al di là delle dichiarazioni ufficiali, non ci sono sicurezze. Anzi pare che proprio di essere in campagna elettorale. E in ogni momento c'è una minaccia, un ultimatum. Perché il Cavaliere non stacca ora la spina ma prepara nuove battaglie, lasciandolo appeso a un filo. Quasi a dire che la tregua durerà fino a quando il governo manterrà gli impegni.
Intanto ieri pomeriggio è stata inaugurata la nuova sede del partito e in pratica è rinata Forza Italia. Quindi il centrodestra cambia pagina non senza scombussolamenti e qualche mal di pancia.
Comunque la politica è in uno stato di grande debolezza, ma più sofferente è il Paese che lotta tutti i giorni con una crisi economica feroce, con la mancanza di lavoro. La speranza è sempre che prima o poi i nostri governanti se ne rendano conto e facciano qualcosa per il bene di tutti.

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