Editoriale Radio Onda Libera del 4 settembre 2013
La politica tiene banco, sia quella nazionale per l'avvicinarsi dell'ora x,
quella che deciderà le sorti di Berlusconi e di conseguenza la vita del governo,
sia quella locale per le ripercussioni che si hanno sul territorio. A
essere piu agitati per la questione partito sono quelli del Pd soprattutto dopo
le adesioni alla corrente di Renzi da parte dell'area dem, quella di
Franceschini per intenderci.
Questo fatto ha spiazzato tutti, e a
livello locale ovviamente tutti a scaldarsi per salire sul carro del vincitore,
anche coloro che fino a ieri attaccavano brutalmente il sindaco di Firenze.
L'onorevole Sereni ha già dichiarato che il suo candidato per la leadership del
partito è Renzi, in linea con quanto sta avvenendo a Roma. Il sindaco
di Perugia Boccali invece ha comunicato che alle primarie sosterrà Cuperlo, in
appoggio alla linea dei giovani turchi. L'onorevole Ascani, lettiana
della prima ora, non si sbilancia, aspetta di conoscere le regole del congresso
e soprattutto cosa farà il suo capo. Vicini a Renzi anche i veltroniani, quindi
il deputato Verini.
Insomma un bel movimento dalle parti del Pd, con
l'aggiunta di una bella dose di polemica perché i renziani di Umbertide non sono
stati invitati alla festa del partito a Umbertide. Non ci sono parole.
E il Pdl? Si crogiola alla ricerca di qualche candidato, cominciano a
girare nomi, sempre i soliti, senza una proposta politica, senza una visione di
alternativa per queste città, per questa regione. Con in più le stesse
divisioni, gli stessi botta e risposta. Una tristezza infinita. Eppure l'Umbria
si meriterebbe di più, molto di più. Una classe dirigente e politica capace di
affrontare la crisi, di inventarsi e attuare un modello di sviluppo per restare
ancorata ai parametri del centro nord e non sprofondare verso il
sud.
Insomma se l'Umbria non si sveglia e non cerca nuove opportunità
rischia di brutto. Ma questa e' soltanto la nostra opinione.
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