venerdì 27 settembre 2013

C'è una nuova droga: il gioco

Editoriale Radio Onda Libera del 25 settembre 2013

La febbre del gioco, in particolare delle slot machine, impazza anche in Umbria. Con dati, numeri impressionanti. Ogni giorno si giocano due milioni di euro, 366 milioni in sei mesi, tra gennaio e giugno di quest'anno. Se la tendenza resta la stessa, nel circuito delle slot entrerebbero oltre 720 milioni. Le cifre sono fornite dai Monopoli di Stato e parlano di 266 milioni bruciati nella provincia di Perugia e 100 in quella di Terni nelle 5.406 macchinette dislocate nei 1.486 esercizi del territorio regionale.
Ai 366 milioni nel semestre vanno sommati i soldi giocati per lotto, superenalotto, gratta e vinci e quelli che spariscono in quella sacca di illegalità che purtroppo permane e dalla quale i cittadini sono fortemente attratti, soprattutto per ciò che concerne i sistemi on-line.
Un altro elemento significativo. Lo Stato biscazziere in Umbria gestisce 4.080 apparecchi in provincia di Perugia (855 new slot nell’area del comune) e 1.326 in quella di Terni; 1.110 invece gli esercizi nella prima e 376 nella seconda.
Altro capitolo quello della raccolta scommesse: in totale in Umbria ci sono 112 punti che si occupano di sport e di ippica, dei quali 82 in provincia di Perugia.
Fin qui la scorpacciata di numeri. ora qualche considerazione. La guardia di finanza addetta ai controlli di routine ha parlato di una situazione non allarmante e non è molto elevato il rischio di riciclaggio di denaro sporco.
Ma a parte questo va considerato l'aspetto di dipendenza dal gioco, l'aspetto del gioco compulsivo. In aumento le persone che si attaccano alle slot machine e polverizzano denaro in pochi minuti. È un fenomeno inquietante e lo testimoniano i dati, benvengano allora le proposte di bandire dai territori comunali la valanga di slot machine. Anche se, come sappiamo, i divieti non sempre aiutano a eliminare le dipendenze. È anche una questione di cultura, di sensibilità, di sostegno psicologico. Insomma il gioco non può essere la nuova droga di chi sogna un futuro diverso.

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