mercoledì 4 settembre 2013

L'autunno caldo della politica

Editoriale Radio Onda Libera del 2 settembre 2013

L'autunno per la politica si preannuncia caldo, anzi caldissimo. Il 9 settembre la giunta delle immunità del Senato dovrà decidere sulla decadenza di Berlusconi da parlamentare essendo stato condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione per frode fiscale. Le posizioni dei partiti sono chiare. Il Pdl difende a spada tratta il suo premier e minaccia in caso di voto sfavorevole di far cadere il governo. Il Pd ufficialmente voterà a favore della decadenza ma, abituato alle divisioni e ai lunghi coltelli, si sta facendo del male ipotizzando rinvii e franchi tiratori. Gli altri partiti sono in linea, dai grillini ai montiani, ai vendoliani.

Ma essendo questo Parlamento affezionato alla politica del rinvio, non è escluso che anche su questo argomento prenda tempo, non è escluso che per non far cadere il governo Letta prolunghi l'agonia centellinando l'ossigeno.
Comunque, l'unica constatazione che si può' fare di fronte a questo scenario è che il Paese con tutti i suoi problemi, anche gravi, è condizionato dalle sorti di un uomo solo, seppur leader di un partito.
Ma l'autunno sarà caldo anche per quanto riguarda le sorti del Pd alle prese con il congresso per scegliere il nuovo segretario. Diversi i candidati in campo, non ultimo anche Renzi che proprio ieri si è detto disponibile a guidare il partito. Anche se il suo obiettivo è fare le primarie per la leadership del governo. In due ore di intervista alla festa nazionale di Genova, il sindaco di Firenze ha riscosso applausi e consensi, ha anche lanciato stilettate contro Bersani che ha perso tempo a smacchiare il giaguaro anziché concentrarsi sulle elezioni. Ha parlato ad ampio raggio di tutto, del governo che è di necessità, dell'economia dove ci sarebbe tanto da rottamare, di Berlusconi che non va demonizzato e sulla vicenda della decadenza si è limitato a dire che un condannato in terzo grado va a casa. Insomma concetti di buon senso che dicevamo hanno riscosso il consenso dei presenti. Insomma Renzi è uno che tira, anche nei sondaggi. E proprio per questo il Pd, una larga parte di esso, lo combatte.
Comunque staremo a vedere quello che succederà in quest'autunno caldo, abituati come siamo ai colpi di scena, ai dietrofront, ai siparietti, ai ricatti, agli ultimatum.

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