martedì 30 aprile 2013

Un 7 di incoraggiamento a Letta

Editoriale Radio Onda Libera del 30 aprile 2013

Il governo Letta ha ottenuto dalla Camera dei deputati un'ampia fiducia, 453 sì a fronte di 153 no e 17 astensioni. Oggi passa al vaglio del Senato. Nel discorso di presentazione del programma, che arriva il giorno dopo il giuramento funestato dalla sparatoria davanti a Palazzo Chigi, il premier Letta ha ricordato a tutti che non c'e più tempo, che per evitare che la rabbia e il malcontento non degenerino in violenza è necessario che la politica faccia il proprio dovere.
In una fase difficile come questa, ha ricordato il presidente del consiglio in aula, bisogna puntare su politiche di risanamento senza inasprimento fiscale. Poi basta accumulare debiti che vengono scaricati sulle generazioni future, il governo deve agire, non vivacchiare e deve comportarsi come il buon padre di famiglia. Tra i primi interventi, la riduzione delle tasse sul lavoro, lo stop ai pagamenti dell'Imu di giugno, politiche di sostegno alla formazione e all'apprendistato, interventi di moralizzazione della cosa pubblica.
Letta ha annunciato anche i tagli ai costi della politica. Niente doppia indennità tra ministri e parlamentari, eliminare il finanziamento pubblico ai partiti, controllare le spese delle Regioni. E ha ricordato più volte che la priorità del suo governo sarà quella del lavoro, piaga che affligge soprattutto il Sud e i giovani, quindi il caso degli esodati e degli ammortizzatori sociali pensando anche a un reddito minimo per famiglie bisognose.
Il premier, sempre nel discorso in aula, ha sottolineato che va assolutamente cambiata la legge elettorale e se le riforme non saranno avviate in diciotto mesi ne trarrà le conseguenze. Alla fine il voto di fiducia espresso da una larghissima maggioranza, e cioè Pd, Pdl e Scelta civica. Contrari Fratelli d'Italia, Sel e Movimento 5Stelle.
Un giudizio sul discorso di Letta. Concreto, profondo, impegnativo. Un 7 di incoraggiamento. Del resto siamo tutti d'accordo che si tratta veramente dell'ultima possibilità.

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