venerdì 12 aprile 2013

Un omicidio dal movente insignificante

Editoriale Radio Onda Libera del 12 aprile 2013

Una svolta nell'omicidio di Perugia. Valerio e Riccardo Menenti, padre e figlio, sono stati arrestati per il delitto di Alessandro Polizzi, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 marzo in un appartamento di Madonna Alta. I due sono stati incastrati da un’impronta di stivale e da un furgone bianco. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'omicidio e' stato premeditato e il killer ha agito con estrema crudeltà.

A proposito del movente, tutto sarebbe scaturito da una rivalità che nasce da lontano tra Valerio e Alessandro. Una rivalità che gira intorno a Julia, fidanzata di Valerio fino a qualche mese fa e da tre mesi insieme ad Alessandro. Ma Valerio, secondo quanto riferito agli inquirenti da Julia, continuava a perseguitarla, arrivando a picchiarla più di una volta. Da qui la reazione di Alessandro, che picchia Valerio a più riprese. L’ultima due giorni prima del delitto fuori da un locale alla periferia di Perugia. Alessandro stavolta ci va giù pesante: gli rompe il setto nasale e lo manda in ospedale con una prognosi di trenta giorni. In questo clima di vendetta annunciata che matura l'idea di regolare i conti, una volta per tutte. E secondo gli inquirenti a compierla è il padre dell'ex fidanzato di Julia.
Ora saranno vagliate tutte le prove raccolte dagli investigatori. Di certo, una volta appresa la notizia dell'arresto dei presunti assassini, la domanda istintiva è come si fa a uccidere a bruciapelo un ragazzo di 23 anni? Il movente è veramente insignificante rispetto alla dammaticità dell'accaduto.

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