martedì 9 aprile 2013

Quel treno deragliato "chiede"
maggiore prevenzione

Editoriale Radio Onda Libera del 9 aprile 2013

Ieri marrina a Umbertide, un treno di pendolari e' deragliato, 23 i feriti, per fortuna nessuno grave. La dinamica e' ormai nota, ma la riassumiamo in pochi secondi. Secondo la ricostruzione, alle 6.24, all’uscita di una galleria  nei pressi di Montecastelli, il convoglio ferroviario (due carrozze) impegnato nella corsa Sansepolcro-Perugia, ha trovato improvvisamente la sede ferroviaria invasa da detriti (pietre-terra) provenienti da una frana. Immediati i soccorsi e il trasferimento dei feriti agli ospedali vicini.
Ovviamente e' stata aperta immediatamente un'indagine da parte dei carabinieri per accertare le cause del deragliamento. E non sono mancate le polemiche. Arrivato sul posto l’assessore regionale ai Trasporti Silvano Rometti ha parlato di un "accadimento assolutamente imprevedibile, favorito dalle piogge eccezionali degli ultimi giorni che hanno interessato l’Umbria come l’intera Penisola".
Secondo Legambiente in Umbria ci sono "treni vecchi e lentissimi". "E’ una linea regionale dove sono stati fatti ancora meno investimenti che in altre tratte. Qui i pendolari da anni lamentano la lentezza dei treni e la loro vecchiaia".
L'Udc mette sul banco degli imputati la mancata manutenzione del territorio e i rischi derivanti dal dissesto idrogeologico dell'intero territorio regionale. Per Lignani di Fratelli d'Italia non si può parlare di fatalità, era necessaria una manutenzione preventiva. Anche Rifondazione comunista ha parlato di un'emergenza ambientale, i dispensabile una task force per il monitoraggio del territorio.
Ora la di la' di tutto, anche delle polemiche che possono essere anche strumentali, l'importante e' che si faccia qualcosa sul lato della prevenzione. Se non vogliamo poi ritrovarci a raccontare un'altra storia, un'altra disgrazia.

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