venerdì 5 aprile 2013

Renzi accelera, il Pd non tanto

Editoriale Radio Onda Libera del 5 aprile 2013

Il quadro politico e' di stallo, nel senso che non si va avanti nella formazione del governo ma e' vivace dal punto di vista delle polemiche. Allora, le ultime novità.  Renzi sprona tutti, dicendo che basta perdere tempo, perfino la Chiesa e' più veloce. Poi attacca Bersani e spacca il Pd, ma detta anche la linea: governo con il Pdl o si torna al voto. Il capo dello Stato Napolitano risponde al sindaco di Firenze: "Non stiamo perdendo tempo". I bersaniani reagiscono e dicono che quella di Renzi non e' la linea del partito e che andare al voto e' da irresponsabili.
Questa in sintesi la situazione condita da uno scherzo dei conduttori del programma "La Zanzara" che hanno indotto Onida, presidente della Corte Costituzionale, uno dei saggi voluti da Napolitano, ad affermare che i saggi sono inutili.
Senza schierarsi con nessuno perché non si tratta di una partita di calcio, e' il caso di entrare nel merito dei contenuti. E Renzi ha veramente ragione quando dice che "l'unica cosa che viene chiesta dai cittadini alla politica e' di far presto, sono passati più di 40 giorni dalle elezioni e in giro si vedono aziende che chiudono e famiglie che soffrono. E bisogna smetterla di pensare ai destini dei leader politici, e pensare ai problemi del Paese".
Ovviamente dentro il Partito democratico la spaccatura e' sempre più evidente, più' netta. E proprio alla vigilia della scelta del nuovo capo dello Stato. Bersani sta pensando a un accordo con il Pdl ma senza sbandierarlo, Renzi invece urla ai quattro venti che bisogna uscire dall'impasse. In gioco e' vero che c'è il governo, ma c'è anche e soprattutto la sorte della leadership del partito. E Bersani e' sempre più isolato.

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