martedì 2 aprile 2013

Napolitano sfida i veti incrociati

Editoriale Radio Onda Libera del 2 aprile 2013

I saggi non piacciono, il Colle li difende. Le critiche dei partiti con il passare delle ore sono diventate più aspre e la situazione più ingarbugliata. Questo il quadro alla ripresa dei lavori e delle attività dopo i due giorni di festa pasquale. Dal Quirinale sono arrivate le giustificazioni e le precisazioni. E' stato detto che le due commissioni di saggi avranno un ruolo ricognitivo e limiti temporali. Quindi i gruppi di lavoro sono a tempo determinato.
Precisazioni con cui il capo dello Stato ha risposto ai “timori infondati” sulla sua iniziativa. Ai mugugni che Pd, Pdl e Movimento 5 stelle hanno fatto trapelare nella domenica pasquale, ieri si sono aggiunte le richieste dei berlusconiani di riprendere le consultazioni al fine di trovare un'intesa per una larga coalizione o di andare alle urne già a giugno. A difendere la scelta del capo dello Stato solo Scelta civica di Monti, ma e' sembrata più una difesa d'ufficio che altro.
La soluzione di Napolitano, di congelare il tutto, pare sia finalizzata a prorogare il governo Monti e a mettere all'angolo i leader dei due partiti maggiori, Bersani e Berlusconi. In attesa che si arrivi all'elezione del nuovo presidente della Repubblica sul cui nome non c'è alcun accordo.
Da registrare sicuramente in questo mese post elezioni una novità sul piano istituzionale. E cioè che si è passati dalla repubblica parlamentare a quella presidenziale. E non è escluso che Napolitano vada fino in fondo nel dare l'incarico a un uomo di sua fiducia. A prescindere dai partiti e dai loro diktat. Di sicuro l'Italia in questo momento di tutto ha bisogno tranne che dei veti di questi politici.

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