mercoledì 24 aprile 2013

Finalmente un presidente del consiglio

Editoriale Radio Onda Libera del 24 aprile 2013
 
Quello che non è stato fatto in due mesi dalle elezioni, il riconfermato presidente della Repubblica Napolitano lo sta facendo in 24 ore. Dopo le consultazioni lampo di ieri, il capo dello Stato in mattinata affiderà l'incarico per formare il nuovo governo che sarà di larghe intese, cioè sostenuto da Pdl e Pdl e Scelta civica. Tra i nomi che circolano Amato o Enrico Letta, sono scese le quotazioni di Renzi, pare, secondo le indiscrezioni, per uno stop di Berlusconi.

Napolitano ha carta bianca, gliela hanno affidata i partiti richiamandolo sul Colle. E lui ha intenzione di fare un governo autorevole, di esperienza e di efficacia. La carta preferita dal presidente sarebbe proprio Amato anche con la consapevolezza che potrebbe incontrare qualche problema di consenso nell'opinione pubblica per via anche della pensione d'oro.   
Mentre ancora non c'è l'incarico, impazza il totonomi dei ministri: conferme per Moavero Milanesi agli Affari europei e per la Cancellieri agli Interni; Monti o D'Alema dovrebbero andare agli Esteri; Violante (Pd) o Dambruoso (Scelta civica) alla Giustizia; Padoan (Ocse) per l'Economia; Chiamparino allo Sviluppo; Quagliariello alle Riforme; Gianni Letta sottosegretario alla Presidenza. Comunque tra qualche ora sapremo chi sarà il presidente del consiglio a cui sarà affidato il compito di guidare il Paese in questa fase difficile e delicato.
Intanto nel Pd è scattata la resa dei conti, Bersani ha confermato le dimissioni e nel lasciare ha accusato i suoi di tradimento e sopratutto di farsi del male.
 

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