Editoriale Radio Onda Libera del 29 aprile 2013
Un fine settimana incredibile, di fatti clamorosi, di politica e cronaca nera.
Sabato il presidente del consiglio Enrico Letta forma il governo, ieri la cerimonia del giuramento rovinata dalla sparatoria davanti a Palazzo Chigi con il ferimento di due carabinieri. L'attentatore che confessa e fa sapere che voleva sparare ai politici.
Ecco, tutto questo è accaduto in poche ore. Ma andiamo per ordine cronologico. Letta diffonde la lista dei ministri, 21 in tutto, 7 le donne, età media 53 anni. Un governo giovane, politico e tecnico, nessun ex dei precedenti esecutivi. Insomma il segnale è arrivato, il cambiamento si intravede, ora non resta che vedere come questo governo si comporterà, le cose concrete che riuscirà a fare. Di certo il Paese ha bisogno di essere governato, ha bisogno di provvedimenti seri ed efficaci per affrontare e arginare la crisi economica che sta devastando le famiglie e le imprese.
Ma a conquistare i titoli più grandi e' quello che è accaduto davanti a Palazzo Chigi proprio mentre il governo stava giurando al Quirinale. All'inizio si è pensato a un atto terroristico, poi ai un gesto di uno squilibrato, poi i dettagli.
L'uomo di 49 anni, Luigi Preiti, era disperato per aver perso il lavoro, reduce da fallimenti personali e si è reso autore di un gesto inconsulto, sparando una decina di colpi di pistola contro i carabinieri. Non ha precedenti penali e pare non avere problemi psichici di salute anche se è assurdo ritenere sano di mente chi va in giro armato e spara all'impazzata.
Comunque l'aspetto più grave è il fatto che l'uomo voleva sparare ai politici perché li ritiene responsabili del malessere, del disagio sociale. Una circostanza questa che deve far pensare, deve far riflettere tutti, la classe politica che non è all'altezza e i cittadini che non ce la fanno più a tirare avanti. Tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per riconciliarci, per ripartire.
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