Un fatto di cronaca, terribile, sconvolgente, è accaduto
ieri notte tra Terni e Spoleto. Una ragazza di 25 anni e' morta in uno scontro
mentre tornava a casa, a Montefranco, dopo una serata trascorsa con il
fidanzato. Lungo la Flaminia, la Panda guidata dalla studentessa e' stata travolta dall'auto con la quale due
albanesi stavano fuggendo a folle velocita' dopo una rapina nell'Aquilano che
aveva fruttato 50 euro.
Per la giovane e uno degli stranieri non c'e' stato
scampo. Sono morti sul colpo, mentre l'albanese alla guida e' piantonato in
ospedale dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni.
La tragedia ha destato una serie, numerosa, di reazioni e
di commenti, per lo più di dolore e sgomento, da parte di politici, istituzioni
ma anche e soprattutto da gente comune oltre naturalmente ai parenti, gli amici, i
vicini, i conoscenti. La morte della
studentessa, che frequentava l'Accademia delle belle arti di Perugia e sognava
di diventare una scenografa, ha colpito anche chi non la conosceva. La notizia
ha fatto il giro del Paese, e' rimbalzata su tutti i telegiornali, perché non
si può morire mentre si torna a casa e si ha la sventura di imbattersi in due
delinquenti, di incontrare sulla propria strada due rapinatori.
Il problema della criminalità e' un'emergenza seria, e
preoccupante. Le forze dell'ordine e chi prende le decisioni in materia di
sicurezza dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e fare qualcosa di
concreto per evitare l'escalation di atti criminali. Perché non e' giusto
essere derubati nelle proprie abitazioni, non e' giusto che chi commette i
reati non venga punito o venga punito lievemente, non e' giusto che una ragazza
di appena 25 anni muoia perché ha avuto la sfortuna di incontrare sulla sua
strada due rapinatori che fuggivano inseguiti dai carabinieri. Non e' giusto
morire così.
Nessun commento:
Posta un commento