lunedì 18 febbraio 2013

Quelle promesse che nessuno manterrà

Editoriale Radio Onda Libera del 18 febbraio 2013

Ultima settimana di campagna elettorale, poi domenica e lunedi il voto per il rinnovo del Parlamento. Ancora una settimana di passerella dei big, ancora una settimana di incontri e manifestazioni. Anche in Umbria i leader si fanno il loro giro: ieri e' stata la giornata di Ingroia di Rivoluzione civile e Brunetta del Pdl, con Berlusconi in collegamento telefonico all'Umbria fiere di Bastia. 
Il magistrato, in una sala de Notari affollata,  ha puntato su tre parole d'ordine: sicurezza, lavoro e ripresa economica. Ma anche legalità, lotta alla mafia, alla corruzione e riforma della giustizia. Ingroia si e' soffermato sulle proposte per cambiare i processi, per ridurre i tempi, per cancellare le leggi ad personam. Sul piano politico ha sfidato Grillo e ha ritenuto il voto utile un vero inganno. 
Dall'altra parte, centrodestra, Berlusconi via telefono ha caricato i pidiellini umbri annunciando "Gli italiani ci daranno la maggioranza assoluta, vinceremo". E ha tirato fuori i suoi cavalli di battaglia, dalla casa alla pressione fiscale. E anche lui e' tornato sul voto utile. In 500 persone hanno ascoltato prima dell'ex premier il programma economico del Pdl, illustrato dall'ex ministro Brunetta che non ha risparmiato colpi e fendenti a nessuno. 
Fin qui il resoconto delle iniziative politiche, ora una riflessione. Di sicuro e' una campagna elettorale in cui a catturare o meno consensi sono i leader perché il voto e' espresso ai partiti e non ai candidati. Una legge elettorale, questa, definita da tutti una porcata che pero' evidentemente fa comodo a tutti perché nessuno la vuole cambiare. Di conseguenza ci ritroveremo ancora una volta un Parlamento di nominati e non di eletti.
Inoltre da notare che a dominare la scena sono le chiacchiere, le proposte choc, a volte anche le bufale. E le promesse, comprese quelle che la classe politica sa già da ora che non manterrà. Comunque ancora pochi giorni e poi il quadro si chiarirà. O forse si confonderà ancora di più?

 

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