mercoledì 20 febbraio 2013

Pagano sempre lavoratori e cittadini

Editoriale Radio Onda Libera del 20 febbraio 2013

Umbria Mobilità, uno scandalo che da mesi e' sulle pagine dei giornali. Perche' riguarda l'azienda regionale dei trasporti, che nelle intenzioni e nelle promesse dei politici doveva essere un'operazione di risparmio e di efficienza. Invece il tutto, cioè il matrimonio delle varie società presenti sul territorio, si e' rivelato un autentico passo falso. Anzi un progetto che sta portando sul lastrico l'azienda e in mezzo alla strada 1.500 lavoratori che da mesi vivono nell'incertezza con gli stipendi a singhiozzo.
E oggi la novità qual e'? Che da settembre e' probabile l'aumento delle tariffe, cioè dei biglietti.  Così, alla fine, il fallimento di un'operazione politica ricadrà ancora una volta sulle tasche dei cittadini. Già si era pensato al taglio dei chilometri, cioè a un servizio meno garantito. Un discorso diverso e' l'eliminazione degli sprechi, come la soppressione di corse vuote, e la razionalizzazione del servizio. Certo, viene da chiedersi perché se ne parla solo ora di questo, solo ora che la barca rischia di affondare si pensa a come risparmiare.
Una gestione scellerata, aggravata anche dai super stipendi corrisposti fino a ieri ai dirigenti di un'azienda che doveva essere il fiore all'occhiello e invece si sta rivelando un buco senza fondo.
Quando scandali come questi vengono alla ribalta chissà perché non si individuano mai le responsabilità, non si conoscono mai i nomi e i cognomi di coloro che hanno realizzato il pastrocchio. Pero' a pagarne le conseguenze, a subirne gli effetti, sono sempre i lavoratori, nel silenzio dei sindacati che invece avrebbero dovuto lanciare un grido d'allarme.
Ecco, Umbria Mobilita' e' l'esempio di un cattivo governo, di una pessima amministrazione. Da non imitare assolutamente.

Nessun commento:

Posta un commento