Il Papa si e' dimesso. Lascerà il Pontificato il 28
febbraio. Le motivazioni sono la stanchezza, le forze che a 85 anni non ci sono
più. La notizia ha fatto il giro del mondo e ha colto tutti di
sorpresa. Un gesto coraggioso, quello di Benedetto XVI, forte, ma
anche umile, molto umano.
Il gesto di Ratzinger pero' richiama il paragone con il
predecessore, Papa Giovanni Paolo II che testimonio' fino all'ultimo minuto la
sofferenza della sua malattia. Lui resto' fino alla fine con il peso della
croce. Benedetto invece ha fatto una scelta umana, con la
consapevolezza della sua fragilità, e forse del suo essere uomo prima che Papa.
E mette fine al suo pontificato durato 7 anni e 9 mesi.
Le interpretazioni sono state molte e ne saranno
confezionate altre, c'è chi parla di una malattia, c'è chi sostiene che dietro
le dimissioni ci sono gli scandali che hanno sconvolto la Chiesa negli ultimi
mesi. Forse la verità sta proprio nelle parole del Papa che ha ammesso la sua
incapacità a svolgere il magistero e quindi per il bene della Chiesa ha deciso
di farsi da parte.
Al di la' delle ragioni, di sicuro il gesto di Benedetto
merita rispetto e pretende da chi crede solo riflessione e preghiera. Ora dopo
lo stupore e il disorientamento, l'attenzione si sposterà sul conclave di
marzo. Ma di sicuro da ieri la Chiesa non sarà più la stessa.
Nessun commento:
Posta un commento