Quasi un elettore su tre non ha ancora deciso se
astenersi o quale lista sostenere alle elezioni di domenica e lunedì. In cinque milioni sceglieranno all'ultimo minuto. Se
decideranno. In questi giorni non si possono comunicare i risultati
dei sondaggi in corso sulle intenzioni di voto. Ma c'e' un dato, pure emerso dagli studi che vengono comunque
effettuati anche in questo periodo, del quale e vale la pena parlare.
E' il fenomeno che preoccupa i leader dei politici e cioè che a pochi giorni dal voto esiste un numero elevato di persone che dichiarano tuttora di essere indecise o tentate dall'astensione.
E' il fenomeno che preoccupa i leader dei politici e cioè che a pochi giorni dal voto esiste un numero elevato di persone che dichiarano tuttora di essere indecise o tentate dall'astensione.
Nei mesi scorsi le percentuali erano ancora più alte: a
novembre-dicembre raggiungevano - e in certi casi superavano - la metà
dell'elettorato. Poi sono gradualmente diminuite. Ma, secondo le ultime
rilevazioni, la numerosità di costoro si avvicina ancora al 30%. Vale a dire che, sino a questo momento, quasi un
cittadino su tre non ha deciso se e chi votare. E si sente estraneo alla logica
destra, sinistra e centro.
Da questi dati emerge che le battute finali della
campagna elettorale saranno decisive per la scelta di molti; i cittadini che
rientrano nella categoria degli indecisi sono sensibili alle proposte
dell'ultima ora. Ma un'altra considerazione va fatta. E cioè che se sono
ancora tantissime le persone che non sanno se e cosa votare vuol dire che
questa politica non attira, non e' credibile, non e' convincente. E su questo
bisognerebbe riflettere.
Nessun commento:
Posta un commento