martedì 26 febbraio 2013

Obbligati a riflettere sull'affluenza

Editoriale Radio Onda Libera del 25 febbraio 2013

Elezioni, secondo giorno. Si può votare fino alle 15 e poi subito dopo lo spoglio. In serata avremo il nuovo Parlamento. Per ora, a urne aperte, ci possiamo concentrare su un dato importante. Riguarda l'affluenza ed e' un dato negativo. Sette punti di differenza. Dal 62,55% del 2008 al 55,18% registrato alle 22 di ieri. Un dato ancor più clamoroso se affiancato a quello del 2006, quando alle 22 voto'  il 66,5% degli aventi diritto.
Neve e pioggia, che hanno colpito tutta la Penisola, specie al nord, hanno pesantemente condizionato l’affluenza alle urne in questa tornata elettorale, la prima in cui si sia deciso di votare a febbraio. Così, se alle 19 avevano votato il 46,8% degli aventi diritto contro il 49,21% del 2008, alle 22 la forbice, complice il maltempo, si è allargata. Ma se l’affluenza alle urne politiche diminuisce, si registra un sensibile aumento alle regionali in Lazio, Lombardia e Molise, quasi di 9 punti percentuali.
Vediamo ora cosa e' successo in Umbria dove gli elettori sono poco meno di 700mila (per la precisione 683.834). Anche da noi l'affluenza e' in calo del 7 per cento rispetto al 2008: 58,99% contro 66,11%. Ma il dato e' comunque più alto.
Vedremo alla chiusura dei seggi il dato definitivo.
Il calo dell'affluenza testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, la disaffezione dei cittadini verso la politica, verso questa politica. Un segnale, questo, su cui i nuovi parlamentari farebbero bene a riflettere. A domani per commentare i risultati.

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