mercoledì 6 febbraio 2013

Una tassa contro il soggorno

Editoriale Radio Onda Libera del 5 febrraio 2013

Parliamo di tasse perche' i cittadini, gli imprenditori, i commercianti, i pensionati e i lavoratori sono tartassati dall'eccessiva pressione fiscale. Certo di qua a sventolare condoni e cancellazione delle tasse, ce ne passa. Frasi del genere sono battute elettorali che trovano il tempo che trovano. Ma il problema delle tasse e' serio, molto serio. Ieri pomeriggio gli albergatori di Perugia e i loro dipendenti hanno "invaso" il consiglio comunale, un centinaio di persone, chiedendo la soppressione della tassa di soggiorno.
I manifestanti che hanno inscenato l'occupazione simbolica dell'aula di Palazzo dei Priori si sono presentati con bandiere, striscioni e magliette con su slogan del tipo "ora basta" oppure "vendesi per tasse".
Imprenditori e dipendenti del settore alberghiero parlano di «concorrenza sleale» all’interno di un’Umbria già colpita dalla crisi e chiedono la cancellazione della tassa di soggiorno perché la considerano una misura recessiva in un momento di recessione. Da sottolineare che la protesta per la prima volta ha visto insieme gli imprenditori e i lavoratori, tutti nella stessa barca e tutti a difendere il proprio futuro. E che la protesta e' per salvare una categoria, un comparto perché la tassa di soggiorno la pagano i turisti che con questo ennesimo balzello sono sempre piu' scoraggiati dal venire a Perugia, anzi scelgono altre città.
E a parere degli albergatori, che già sono stati raggiunti dalle prime disdette, non e' questo il modo giusto per sostenere il turismo. Anzi questa e' la strada per far chiudere le imprese.

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