Oggi parliamo dei vescovi sulle elezioni. Il presidente della Cei, Bagnasco, interviene con chiarezza e dice che gli italiani non si faranno
abbindolare da niente e da nessuno. E
aggiunge che, invece che di condoni e di restituzioni di tasse, gli elettori
hanno bisogno "della verità delle cose, senza sconti, senza tragedie, ma anche
senza illusioni".
La strada per "ripartire" non è quella delle
proposte-choc e delle promesse a livello di benefici fiscali su cui sempre più
si sta giocando la campagna elettorale. Il presidente della Cei non cita nessun politico ma
sostiene che il tempo delle promesse e della "vecchia politica" è finito.
Agli italiani, dice Bagnasco, servono "verità",
"realismo" e un futuro presidente del Consiglio che "con il governo e il
Parlamento" affronti le tre priorità del Paese: lavoro, famiglia e riforme
dello Stato. Come non sottoscrivere le
parole del presidente della Cei che ha insistito sul fatto che gli italiani
hanno problemi più seri con cui convivere tutti i giorni invece di credere alle
favole dei politicanti durante la campagna elettorale.
Soprattutto il lavoro e' la vera emergenza, la mancanza
di occupazione e' l'incubo dei giovani, delle famiglie. Vanno poi elaborate
al più presto azioni efficaci per la crescita e lo sviluppo. Ma anche le
riforme istituzionali a nostro avviso sono importanti per far risollevare il
Paese, soprattutto quelle che debbono prevedere la riduzione dei costi della
politica.
Il dubbio e' sempre lo stesso. Sarà in grado la classe politica di
rinnovarsi a questo punto?
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