lunedì 14 gennaio 2013

Lo Stato fa bene a essere detective

Editoriale Radio Onda Libera del 14 gennaio 2013

Il redditometro al via. E' la novità fiscale del 2013 il nuovo strumento dell'Agenzia delle entrate per contrastare il fenomeno dell’evasione che prima ancora di entrare in funzione ha scatenato critiche e paure. Nel mirino dei funzionari del fisco saranno i redditi relativi agli anni di imposta a partire dal 2009 (quindi per le dichiarazioni dal 2010). Le verifiche fatte utilizzando il redditometro partiranno invece da marzo.  
Ma come funziona?  Si incroceranno le informazioni delle diverse banche dati della pubblica amministrazione con oltre cento diverse voci di spesa, cosi' sarà più facile stimare il reddito e confrontarlo con quanto effettivamente speso. E non si tratta solo di beni di lusso come aerei, yacht o gioielli: a finire nel redditometro sono anche spese "innocue" come il pagamento di asili nido o master universitari, abbonamenti alla pay tv o donazioni in beneficenza.
In primavera poi scatterà un altro provvedimento molto temuto, la comunicazione da parte delle banche dei conti correnti dei clienti. E le società saranno obbligate a tenere un elenco di clienti e fornitori. L'obiettivo di queste novita' fiscali, insomma, e' quello di accertare una discrepanza, una divergenza tra quanto si dichiara e il proprio tenore di vita. In caso positivo si scoprono le sacche dell'evasione. 
Questi strumenti, una volta tarati e sperimentati, possono essere di aiuto e di supporto nel dare un nome e cognome a chi evade le tasse. Ed e' un bene, non un male che lo Stato si inventi detective o vada a spulciare nelle dichiarazioni dei redditi o nei conti dei cittadini. Perché chi paga le tasse non ha nulla da temere, dal fisco deve guardarsi chi fa il furbo e si arricchisce sulle spalle degli onesti contribuenti.

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