giovedì 3 gennaio 2013

La salute dei senatori è "preziosa"

Editoriale Radio Onda Libera del 3 gennaio 2013

La salute e' un diritto uguale per tutti, per i parlamentari lo e' ancora di piu'. A questa considerazione porta la notizia che il Senato ha deciso di rafforzare il presidio di cardiologi e anestesisti presso l'ambulatorio interno di palazzo Madama. E lo ha fatto con una delibera del 18 dicembre che ha aperto le selezioni per 10 specialisti non di fresca laurea ma con una certa esperienza.

Quello del Senato è un ambulatorio di rispetto: aperto tutto l’anno, 24 ore su 24, gratuito e a uso esclusivo degli inquilini del palazzo. E lì per legge da ben 27 anni: in origine, spiegano da Palazzo Madama, doveva garantire ai senatori non residenti a Roma l’assistenza sanitaria dei loro colleghi della Capitale, ma col tempo il mini-ambulatorio è diventato maxi.
La platea dei pazienti si è infatti allargata a deputati, ex parlamentari, dipendenti del Senato e dei gruppi. E sono lievitati i anche i costi: nel 2011, ultimo dato disponibile, sono arrivati a 650mila euro. Non è difficile crederlo, visto che per quasi trent’anni il presidio è stato aperto anche quando il palazzo era semideserto e gli inquilini in vacanza, nei week end, perfino a Natale e ad agosto.
I deputati non sono da meno. I servizi sanitari d’emergenza alla Camera sono assicurati da un ambulatorio con personale medico-infermieristico rinforzato da un servizio distaccato dall’Asl di Roma e da una convenzione diretta con il Policlinico Gemelli. Un presidio che conta su una trentina di camici bianchi tra interni ed esterni che costa 1,4 milioni di euro l’anno. E gli stipendi per questi operatori della sanità non sono normali, un medico alla Camera costa 60 euro lordi l’ora che diventano 90 dopo le 22, il sabato e nei giorni festivi.
Insomma quest'ennesima selezione i senatori se la potevano risparmiare perché quando stanno male possono tranquillamente rivolgersi alle strutture pubbliche a cui ricorrono i cittadini normali. Poi in tempi come questi, con i tagli alla sanità che minacciano la sopravvivenza di ospedali e posti letto, la politica non ci fa proprio una bella figura a confermare che gli inquilini del Palazzo vivono di privilegi. Peccato che chi firma queste decisioni non ha un po' di pudore e vergogna.

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