lunedì 7 gennaio 2013

I mali del turismo vengono al pettine

Editoriale Radio Onda Libera del 7 gennaio 2013

Mentre i partiti sono affaccendati tra liste, candidature e programmi, l'attenzione la spostiamo su un tema concreto - come il turismo - con un bilancio negativo delle feste natalizie. Secondo la Confcommercio il calo in Umbria e' stato del 20-25 per cento rispetto al 2011. A Capodanno la situazione e' leggermente migliorata, altrimenti le cifre sarebbero state ancora più brutte.

A lanciare l'allarme e a esprimere preoccupazione sono le associazioni di categoria che lamentano una pessima redditività dell'impresa, termine questo per indicare che gli esercenti hanno venduto a prezzi stracciati. 
Il calo degli arrivi e delle presenze e' dovuto soprattutto alla crisi economica che sta affliggendo il Paese, e l'Umbria non e' immune da questo trend negativo, ma e' anche vero che chi si dovrebbe rimboccare le maniche resta paralizzato in una sorta di limbo, in attesa che qualcosa accada, in attesa che dall'alto si sblocchi la situazione.
Poi c'è un altro aspetto, e riguarda la politica in materia operata dai nostri amministratori. Il turismo in questa regione, purtroppo, e' stato veicolato a pezzi, in maniera frammentata, ogni paese, ogni comune, ogni comprensorio si e' fatto il suo programmino e ha attivato le sue risorse per attirare turisti. E' mancata una visione generale, ampia. Non si e' venduto e ancora non si vende il pacchetto Umbria nella sua totalità. E' mancata e manca una cabina di regia, una guida che armonizzi i bellissimi territori che la regione può vantare, a prescindere dai meriti, e li promuova complessivamente senza continuare a fare la politica dei campanili. Divisi non si va da nessuna parte e l'Umbria con le sue dimensioni sta rimanendo indietro se non si da' una svegliata.

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