lunedì 21 gennaio 2013

I giovani hanno le idee chiare

Editoriale Radio Onda Libera del 21 gannaio 2013

Stasera è il termine ultimo per la presentazione delle liste. Inizia un mese di campagna elettorale e i toni, già e' previsto, saranno forti. Intanto i sondaggi si affollano sui siti e sulle scrivanie dei leader politici. L'ultimo lo ha condotto MTV Italia che ha lanciato una campagna, "Io voto", per sensibilizzare i giovani verso la politica. E riguarda l'orientamento dei ragazzi fa i 18 e i 34 anni verso le prossime elezioni politiche. 

Il ritratto che ne viene fuori e' quello di giovani delusi, disillusi, arrabbiati. Ventenni e trentenni rapiti dal vento dell'antipolitica e frastornati dagli scandali che hanno colpito i partiti, ragazzi che vivono con disincanto il presente e guardano con incertezza al futuro.  Solo il 45% degli intervistati si ritiene realmente felice e il 70% si dice fiero di vivere in Italia (una delle percentuali più basse a livello mondiale, la media internazionale è dell'82% - ndr.). Il loro rapporto con la politica è emblematico: il 74% la associa alla corruzione, il 67% a una sensazione di disgusto, mentre al 57% degli intervistati provoca rabbia. 
Nonostante le elezioni siano alle porte, poco più di sei su dieci (62%) si dichiarano certi di andare a votare e quasi tre su quattro (73%) vedono nell'astensionismo "un modo per protestare, per esprimere dissenso rispetto all'attuale sistema politico".
Numeri che fanno riflettere, specie se accostati all'idea che i ventenni-trentenni hanno della nostra attuale classe politica: per il 76% è «incompetente», per il 67% «raccomandata» e per il 60% "anacronistica e incapace di rinnovarsi".
Il loro leader politico ideale lo hanno in mente: onesto (81%), chiaro, trasparente (66%), credibile (65%). Sull'agenda politica da lanciare hanno le idee chiare. Dopo tutte le polemiche di questi anni su bamboccioni e giovani schizzinosi al primo posto, tra le priorità, svetta la lotta alla disoccupazione giovanile (con il 28%). Subito dopo i problemi legati alla crisi economica (26%) e alla pressione fiscale (13%). Lavoro, economia, anzitutto.
In conclusione  alla vigilia delle Politiche il partito del non-voto è ancora una solida realtà e forti sono la rabbia e la delusione della gioventu' italiana. I partiti farebbero bene a riflettere sui risultati di questo sondaggio.

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