mercoledì 23 gennaio 2013

La politica non vuole sapere

Editoriale Radio Onda Libera del 23 gennaio 2013

In Italia ci sono oltre 8 milioni di poveri. Lo ha detto il rapporto annuale dell'Istat dal titolo "Noi e l'Italia" che ha dipinto un quadro particolarmente fosco per quanto riguarda la situazione economica del nostro Paese. Ammonta infatti all'11,1% il numero delle famiglie in condizioni di povertà relativa. Si tratta, cioè, di 8,2 milioni di individui poveri, il 13,6% della popolazione residente.
Dal rapporto è emerso anche che la povertà assoluta coinvolge il 5,2% delle famiglie, per un totale di 3,4 milioni di individui.
Un altro dato incredibile: il  tasso d'inattività tra i 15 e 64 anni è salito al 37,8%, uno tra i valori più elevati d'Europa, con l'Italia battuta solo da Malta. Sono considerati inattivi dall'Istat tutti coloro che non sono né occupati, né in cerca di un lavoro. Dal rapporto è emerso, inoltre, che nel 2011 in Italia soltanto il 61,2% della popolazione tra i 20 e i 64 anni è risultato occupato. Nella graduatoria europea, solamente Ungheria e Grecia hanno presentato tassi d'occupazione inferiori.
La disoccupazione di lunga durata invece, che perdura cioè da oltre 12 mesi, ha riguardato, nello stesso anno, il 51,3% dei disoccupati, livello più alto raggiunto nell'ultimo decennio. Nel 2011 il tasso di disoccupazione giovanile italiano (15-24 anni) è salito al 29,1%, in aumento per il quarto anno consecutivo e sopra la media dell'Unione europea (21,4%).
Fin qui la scorpacciata di numeri e cifre. Ora qualche considerazione. La situazione in Italia e' grave, gravissima. Lo sa bene la gente che tutti i giorni e' costretta a fare i conti con problemi come lavoro, tasse e consumi. Fa finta di non sapere, anzi volutamente ignora, la classe politica che non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare, cioè meno spesa pubblica e meno pressione fiscale che e' il binomio per uscire dalla crisi.

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