Anche se le liste non sono state presentate
ufficialmente - il termine ultimo e' lunedi prossimo - la campagna elettorale e'
entrata nel vivo ed e' senza esclusioni di colpi da parte dei leader che
guidano le coalizioni. L'ultima performance e' di Mario Monti, che si può
tranquillamente dire che ha smesso i panni del tecnico e ha indossato quelli
del politico.
Entrando nel merito, Monti ha sostenuto che il leader Pdl illude la gente, le tasse sono così alte perché lui ha governato male, anzi non ha governato trascinando il paese sull'orlo del baratro. Verso Bersani il Professore ha tenuto aperto la porta anche se ha precisato che il suo schieramento non vuole essere la stampella di nessuno, semmai il pungolo di tutti.
A proposito delle cose da fare, Monti ha spiegato che
ridurrebbe l'Imu, ma per ridurre la pressione fiscale bisogna ridurre la spesa
pubblica, poi ha assicurato che non metterebbe nessuna patrimoniale. Ma la cosa più
urgente secondo Monti e' tagliare il numero dei parlamentari.
La replica di Berlusconi non si è fatta attendere.
"Le sue dichiarazioni (sull'aumento delle tasse) sono mascalzonate",
ha detto a SkyTg24. "Anche lui ha fatto illudere noi: è solo un bluff e ci
siamo caduti. Probabilmente vuole tassarmi anche il piffero...". I toni
sono purtroppo destinati a diventare alti. E intanto anche da noi arrivano i
leader. Sabato Oscar Giannino di Fermare il declino ha raccolto oltre 500
persone, mercoledì a Perugia e Foligno e' atteso Grillo con il suo "tsunami
tour". La consolazione e' che votando il 24 e 25 febbraio si tratta di una
campagna elettorale breve, brevissima. Per fortuna.
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