venerdì 30 dicembre 2011

Dopo la manovra, la crescita. Forse

Editoriale Radio Onda Libera del 30 dicembre 2011

Bilanci, ogni fine anno è consuetudine fare bilanci. Ieri il suo quello del governo l'ha fatto Monti annunciando tre-quattro cose importanti. La premessa è che dopo il decreto salva Italia, quello pieno di tasse, di lacrime e sangue, ora si può partire con la fase cresci Italia. Poi ha promesso che non serve un'altra manovra e ha assicurato che le nuove misure saranno improntate all'insegna dell'equità.

La fase due. Innanzi tutto il premier ha parlato dei prossimi interventi in materia di concorrenza, liberalizzazioni e mercato del lavoro e ammortizzatori sociali ma senza entrare nei dettagli. E il tutto dovrà essere fatto in tempi rapidi perché l'Europa attende altri provvedimenti entro gennaio. Assicurando pero la concertazione, il confronto con le parti sociali.
Ma come saranno queste benedette riforme? La parola d'ordine dovrà essere, ha assicurato Monti, l'equità. Bene, questa parolina era già stata ampiamente citata dal professor presidente del consiglio quando a novembre si è insediato tra le aspettative della gente e di una parte della classe politica. E quando ha tirato fuori la manovra che sempre secondo le sue assicurazioni sarebbe dovuta essere equa ci siamo accorti che cosi non è stato. E' stata rigorosa, un'altra qualità da lui sottolineata, ma non equa.
Perché a nostro avviso non ha avuto il coraggio e la forza di tagliare la spesa pubblica ma soltanto di imporre nuove tasse a tutti, colpendo in misura maggiore il ceto medio. Questo tipo di manovra l'avrebbero potuta fare tutti, aumenti la benzina, metti l'ici, tassi i risparmi e gli stipendi. Ma poi? I privilegi e gli sprechi continuano come prima e la gente comune diventa sempre piu povera. Ora vediamo questa fase 2 ma o Monti si inventa qualcosa di veramente equo per la crescita, per il lavoro, o meglio chiudere baracca e burattini.
E' l'ultimo mille parole dell'anno. Spero che questi appuntamenti siano stati utili e abbiano dato un piccolo contributo alla riflessione. Rivolgo a tutti i radioascoltatori di Radio Onda Libera i miei auguri di un buon 2012. Che sia un anno veramente sereno e migliore.

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