mercoledì 21 dicembre 2011

Il gioco impazza tra i giovanissimi

Editoriale Radio Onda Libera del 19 dicembre 2011

Baby-scommettitori, piccoli giocatori d'azzardo crescono. Sono sempre di più infatti gli adolescenti tra 12 e 17 anni che spendono 30-50 euro al mese in gratta e vinci, scommesse sportive, lotto e superenalatto. Il 10% gioca abitualmente ed è a rischio di diventare un giocatore patologico, mentre il 6,5% spende anche più di 50 euro mensili.

A porre in evidenza il problema è Luca Bernardo, direttore del dipartimento di pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano.
"Il fenomeno dei baby-scommettitori è in crescita - spiega Bernardo - Molti ragazzi tra i 12 e 17 anni giocano d'azzardo, spendendo circa 30-50 euro al mese in gratta e vinci, slot machine e poker online, eludendo quindi i divieti imposti ai minorenni".
Il problema è che in alcuni casi "finiscono per diventare giocatori accaniti e patologici - continua - Il gioco diventa cioè una droga, per cui sono pronti a rubare soldi in casa o anche fuori".
In base ai dati presentati emerge che la diffusione del gioco d'azzardo nei ragazzi cresce al ritmo del 13% l'anno.
Dal 2008 al 2009 la percentuale di studenti tra i 15 e i 19 anni che ha giocato in denaro almeno una volta in un anno è aumentata dal 40% al 47%. L'aumento maggiore è stato fra le ragazze, passate dal 29% al 36%, mentre i maschi sono saliti dal 53 al 57%.
In testa alla classifica per regioni, al primo posto c'è la Campania con il 57,8% di studenti 'giocatori', cui segue Basilicata (57,6%), Puglia (57%), e Sicilia, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Calabria e Umbria oltre il 50%. Agli ultimi posti ci sono Trentino (35,8%), Friuli Venezia Giulia e Veneto (36,3%).
I posti preferiti per giocare sono bar, tabaccherie (32%), case private (20%) e sale scommesse (12%).
I ragazzi giocano in modo eccessivo non per il denaro in sè, conclude, "ma perchè è il mezzo che gli permette di continuare a giocare. A legarli al gioco eccessivo è anche l'eccitazione del momento, il divertimento, vincere soldi in modo facile ed immediato, fuggire dalla noia, cercare di sollevarsi da uno stato di depressione".
Queste motivazioni devono far riflettere perché rischiano di spingere i giovani verso una spirale pericolosa, di dipendenza assoluta. Comprendere e rimuovere le cause è la strada giusta ma difficile, ma non è normale che un ragazzo giochi per un senso del divertimento o per sfuggire alla noia. C'è qualcosa che non funziona in questa rappresentazione. Tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa perché ogni dipendenza crea schiavitù. 

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