giovedì 8 dicembre 2011

Il peso della manovra in Umbria

Editoriale Radio Onda Libera del 7 dicembre 2011
Effetti della manovra salva Italia nella nostra regione. Il primo dato: costerà 394 euro a ogni umbro, neonati compresi. Tra aumenti shock per benzina e gasolio, nuovi estimi catastali, ici che ora si chiamera imu, due punti percentuali di Iva, tagli agli enti locali, imposte varie, la stima del Codacons prevede una mazzata da 355 milioni di euro per le tasche degli umbri.

La conseguenza inevitabile è


 l'impoverimento immediato delle famiglie. Gli aggravi medi annui per una famiglia di quattro persone ammonterebbero a circa 1.600 euro. Gli aumenti dell’Iva, che passerà con tutta probabilità dal 21% al 23%, peseranno per 675 euro: 418 euro per l’Iva al 23% e 257 per quella al 12% senza contare i possibili arrotondamenti al rialzo. «I provvedimenti varati dal Governo – spiega il Codacons – porteranno ad un generale impoverimento delle famiglie dell’Umbria, con inevitabili ripercussioni sul potere d’acquisto e sui consumi, che verranno ulteriormente ridotti a danno dell’economia della regione».
Ad impoverire le famiglie umbre contribuirà di certo il caro-carburanti. Tra l’accisa di quattro centesimi votata proprio martedì mattina dal Consiglio regionale a favore delle zone terremotate del Marscianese e quelle decise dal governo Monti, nei prossimi giorni in Umbria un litro di verde arriverà a costare 1,74 euro.
 Da marzo a oggi, secondo l’Unione petrolifera, tra accise e Iva il salasso per le tasche dei cittadini è stato di venti centesimi per la benzina e di 16 per il gasolio.
Insomma questi a grandi linee le conseguenze della manovra del professor monti che andrà a incidere anche sull'assetto amministrativo, perche toglie funzioni alle province. E cio impatta con al riforma endoregionale che invece ne assegnava di nuove.
In conclusione, da oggi tutti, nessuno escluso, siamo chiamati o meglio obbligati a fare più sacrifici. E per salvare il paese e il nostro futuro nessuno si può tirare indietro. Ma ci piacerebbe che questo governo pensasse anche a tagliare i costi della politica che sono indecenti e non più tollerabili in un momento di crisi. 

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