martedì 13 dicembre 2011

La rivolta vergognosa dei parlamentari

Editoriale Radio Onda Libera del 12 dicembre 2011

Parliamo della manovra ma non dei suoi contenuti, quelli che li conosciamo e sono fatti di lacrime e sangue, di tasse per il ceto medio, di pensioni ritoccate, di nuovi aumenti dei prodotti per l'iva. 
Parliamo dell'indecente spettacolo dei nostri parlamentari che alla decisione del governo di ridurre le loro indennità hanno inscenato una rivolta.
Ma che paese è questo? Che classe politica è quella che ci rappresenta?

A parlare sono tutti bravi, a pontificare sono i primi, ma quando si prova a mettere le mani nei portafogli, ecco la ribellione. Scusate, ma un atteggiamento del genere fa incazzare chi si ritrova più povero per effetto delle manovre, chi si ritrova tartassato da altre tasse, chi si vede allungare l'età lavorativa.
La musica è sempre la stessa: perché dobbiamo fare i sacrifici, perchè altrimenti l'italia fallisce.
Ma di salvare il paese ai nostri politici tutti nominati e nessun eletto non gliene frega nulla?
Loro continuano a sguazzare nei loro lauti stipendi, arroccati nei loro privilegi.
Non è moralmente accettabile, i cittadini, noi siamo indignati per quanto accaduto. La politica dovrebbe essere al servizio del bene comune, non dei propri interessi. I politici dovrebbero preoccuparsi delle condizioni delle loro comunità non di protestare per i tagli che vengono proposti ai loro stipendi.
Non ci sono parole per definire il tutto, ne basta soltanto una: vergogna.
Ma per fortuna in questa miseria c'è anche un esempio di buona politica. E arriva da Spello dove la giunta comunale si è ridotta l'indennità a favore di un fondo per le famiglie disagiate. Ecco, questa è una lezione di coerenza, sensbilità e coraggio. Gli altri farebbero meglio a imitarla.

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