martedì 13 dicembre 2011

La Chiesa e la terza colletta

Editoriale Radio Onda Libera del 13 dicembre 2011

Una nuova iniziativa della chiesa umbra per fronteggiare la crisi. Domenica in tutte le parrocchie delle otto diocesi della regione ci sarà una nuova colletta per raccogliere fondi da destinare alle famiglie dei lavoratori umbri che hanno perso l'occupazione e non beneficiano di nessun ammortizzatore sociale.  
''A fronte delle decine di richieste di aiuto, dei fondi precedentemente raccolti sono rimasti solo 26mila euro - ha spiegato monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Ceu -.  Il rischio era quello di rimanere a mani vuote ma in un periodo in cui la crisi si è acutizzata non possiamo permettercelo. Per questo abbiamo lanciato la nuova raccolta''.

L'obiettivo di questa terza colletta - dopo le prime due portate a termine tra il marzo 2009 e l'ottobre 2011 - è quello di riuscire ad ottenere altri 500mila euro per aiutare le famiglie che hanno bisogno. La raccolta vuole coinvolgere anche le istituzioni locali, economiche, associative, banche e fondazioni, mondo imprenditoriale e commerciale, associazioni di categoria.
''Per l'occasione - ha annunciato Paglia - noi otto vescovi umbri doneremo il nostro stipendio del mese di dicembre e anche una parte delle entrate delle Caritas saranno destinate a questo fondo''.
Finora le donazioni giunte nelle prime due campagne sono state aiutate 1.008 famiglie, il 51% con cittadinanza italiana, residenti in Umbria, per un importo complessivo raccolto di 1.861.621 euro. Gli aiuti, compresi tra i 300 e i 500 euro mensili, sono stati erogati a persone senza lavoro e con nessuna tutela sociale ed economica per sei-dodici mesi, privilegiando, nella seconda tranche, coloro che non avevano fatto richiesta in precedenza. In totale le richieste giunte e analizzate nei centri di ascolto sono state 4.421.
Questa iniziativa della chiesa va elogiata e sostenuta. Perché è un atto concreto di solidarietà che non si fa a parole ma con i gesti e con l'esempio. Aiutare chi soffre è la missione della chiesa, quindi è doveroso fare del bene. E questo è vero ma meno male che esiste la chiesa e si muove in questo senso. Questa raccolta di fondi è un piccolo grande segno per far capire che una vita più sobria e atti di solidarietà e altruismo sono necessari. Oggi più che mai.
 

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