venerdì 28 luglio 2017

Riforma dei vitalizi, primo sì

Editoriale Radio Onda Libera del 27 luglio 2017
 
Durante una seduta agitata, tra polemiche e cori da stadio è stata approvata dalla Camera dei deputati la legge che converte definitivamente al sistema pensionistico contributivo i vitalizi dei parlamentari e prevede il ricalcolo di quelli già maturati col retributivo. I voti a favore sono stati 348 e quelli contrari 17, per effetto della scelta di Forza Italia di non partecipare al voto, invece di votare contro, come inizialmente era intenzionata a fare.
Cori e applausi in Aula di Montecitorio subito dopo l'approvazione. Gli unici a contrastare il provvedimento, dunque, sono stati i centristi di Ap e altri deputati a titolo personale. Da registrare, anche il voto favorevole in dissenso dal proprio gruppo delle deputate forziste Gelmini e Santanchè.
Assodata la votazione compatta da parte di Pd, M5 stelle, lega e fdi, restano in piedi le perplessità di natura costituzionale sulla legge in considerazione del suo passaggio al Senato. E sì perché pende l'incognita sulla presunta incostituzionalità dell'articolo sul ricalcolo del vitalizio per gli ex parlamentari, che di fatto avrebbe effetto retroattivo.
In attesa, è sulla battaglia politica per rivendicarne la paternità che si è concentrato il dibattito e soprattutto le reazioni, soprattutto tra Pd e M5 Stelle che fanno a gara a intestarsi la vittoria perché comunque si tratta di un colpo alla Casta, di un taglio a un privilegio assurdo e anacronistico che si aggiunge alle laute indennità dei nostri parlamentari.
Comunque al di là di tutto, si tratta di una data storica, non c è dubbio, ma due cosette in breve le vogliamo dire. La prima è  che ci sono voluti 4 anni e 4 mesi per approvare una legge che tutti all'inizio della legislatura dicevano di voler fare. La seconda nasce dalla considerazione che conosciamo i nostri "polli", e quindi con i numeri che ci sono e con il nostro sistema legislativo, al Senato non avrà un percorso facile. Anzi, non siamo proprio ottimisti. Pronti e felici di essere smentiti, naturalmente.

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