lunedì 3 luglio 2017

Sui migranti servono i fatti

Editoriale Radio Onda Libera del 3 luglio 2017
 
Dopo un vertice fra Italia, Francia e Germania è stato raggiunto un accordo per affrontare con nuova forza l'emergenza migranti, in vista della riunione informale dei ministri degli interni dell'Ue giovedì 6 luglio a Tallinn, in Estonia. Tra i punti qualificanti la regolamentazione delle azioni e dei finanziamenti delle Ong e più fondi per consentire alla Libia il controllo delle coste. L'intesa è stata raggiunta a Parigi tra i ministri dell'Interno dei tre Paesi (Marco Minniti, Gérard Collomb e Thomas de Maiziere) e il commissario europeo Dimitris Avramapoulos. L'incontro era stato convocato per discutere di "un approccio coordinato e concertato" alla crisi migratoria nel Mediterraneo e "per vedere come poter meglio aiutare gli italiani" che sono in prima linea nell'accoglienza.
Temi delicati - a cui si aggiunge quello della trasparenza sui finanziamenti - dei quali si parlò già settimane fa quando uscirono i contenuti di un dossier Frontex e quando scoppiò un acceso dibattito attorno alle indagini del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro: organizzazioni come "Medici senza frontiere" reagirono affermando che nella maggior parte dei casi è il sistema di coordinamento di Roma a dire dove andare.
L'altro capitolo chiave è quello della distribuzione dei migranti. L'Italia chiede all'Europa impegni certi e alcune modifiche. Con le regole oggi in vigore accedono alla relocation solo i richiedenti asilo di nazionalità con un tasso medio di riconoscimento pari o superiore al 75%. Una soglia troppo alta, che l'Italia chiede di rivedere.
La nuova intesa va salutata comunque con favore ma il rischio è che si tratti di altre parole, e di zero fatti.

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