martedì 5 luglio 2016

Terrorismo incontenibile

Editoriale Radio Onda Libera del 4 luglio 2016

Il terrorismo imperversa all'impazzata, una strage al giorno, un acuirsi incredibile della violenza dell'Isis o gruppi similari. Prima all'aeroporto di Istanbul, poi in un ristorante di Dacca, in Bangladesh dove sono stati uccisi nove italiani, ieri in un centro commerciale a Bagdad con oltre cento morti di cui un quarto bambini. Questi assassini, armati fino ai denti di bombe e armi, il più delle volte si fanno esplodere nel nome di un'ideologia, una religione o forse sarebbe più giusto di un'ossessione. Ma chi sono questi kamikaze che sacrificano la propria vita spargendo sangue innocente? Allora secondo le autorità del Bangladesh gli attentatori di Dacca sono giovani, bengalesi, colti, appartenenti alla classe media. E già ricercati da anni dalle forze dell’ordine. Gli autori dell’eccidio appartenevano a un gruppo jihadista locale, tra loro compare anche il figlio di un esponente del partito di governo.
Intanto, come era prevedibile, tantissime sono state le dichiarazioni di condanna di questi atti terroristici, più o meno roboanti, a seconda della nazionalità delle vittime. A proposito, tra le vittime di Dacca merita di essere citato uno studente musulmano che poteva salvarsi dalla strage, ma ha scelto di restare accanto alle amiche, un’indiana e un’americana che erano con lui a cena.
Impressionanti le immagini del centro commerciale dove sono stati massacrati uomini donne e, come detto, bambini in un giorno qualsiasi della fine del Ramadan. Una strage senza senso, senza
Dicevamo delle reazioni, le solite parole, la solita enfasi, le solite frasi, sempre le stesse, sempre lo stesso ritornello. Ci dobbiamo impegnare, dobbiamo debellare il terrorismo, e ancora mille altri concetti del genere. Poi tutto torna come prima, fino al prossimo attacco. Purtroppo.

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