venerdì 15 luglio 2016

Lacrime di coccodrillo per la Puglia

Editoriale Radio Onda Libera del 13 luglio 2016


Il bilancio della tragedia in Puglia, lo scontro fra treni in provincia di Bari tra Andria e Corato, è di 27 morti fra macchinisti e pendolari, oltre a una cinquantina i feriti. Numeri terribili, ancora provvisori purtroppo. Bilancio di tante vittime, di tutte le età, di uomini e donne che per una pura fatalità si trovavano a quell'ora su quei treni che viaggiavano in un tratto a binario unico.
Le immagini dell'incidente sono drammatiche, i convogli accartocciati, qualcuno ha detto che sembra un disastro aereo. C'è l'inchiesta della magistratura che indaga sul rato di omicidio plurimo per cercare di capire le cause del disastro; tra le ipotesi, l'errore umano. Intanto si lavora sulle scatole nere per risalire per esempio alla velocità dei treni e per ricostruire tutti i movimenti prima dell'impatto. Pare che su quel binario unico non ci sia automatizzazione, ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni: il cosiddetto 'blocco telefonico". Evidentemente qualcosa non ha funzionato, perché uno dei due treni non doveva essere lì.
Immediata si è allertata la macchina dei soccorsi, è scattata anche una gara di solidarietà veramente commovente, compresa la raccolta di sangue per i feriti. Immediata anche la gara a rilasciare dichiarazioni e commenti. Citiamo per tutti il presidente del consiglio Renzi che si è precipitato in Puglia dove ha presieduto una riunione in prefettura, promettendo di non lasciare solo il popolo pugliese che sta vivendo questa immane tragedia.
Ora l'inchiesta della magistratura dovrà non solo ricostruire la tragedia ma anche  accertare le responsabilità. E' vero che ora è il momento dello choc e della disperazione, ma ci sono un paio di riflessioni da fare in merito. La prima è che pare assurdo che oggi come oggi, nel 2016, in un mondo ipertecnologicizzato esista ancora il "blocco telefonico", cioè una telefonata tra due stazioni, quando i treni viaggiano su un solo binario. E a proposito di questo, ecco la seconda riflessione, che provoca un sentimento di rabbia. Da una decina di anni erano stati finanziati 150 milioni di euro dall'Unione europea per raddoppiare i binari in Puglia ma i politici non hanno mai proceduto alla gara per l'appalto dei lavori. Questo fatto è veramente indecente perché il problema della sicurezza dei cittadini, della povera gente, non sta a cuore di chi ci governa. E ora si versano le lacrime di cocco
drillo. Ma che Paese è questo che piange le tragedie ma si dimentica di fare qualcosa prima?

Nessun commento:

Posta un commento