mercoledì 13 luglio 2016

Cambio in corsa per Renzi

Editoriale Radio Onda Libera del 12 luglio 2016

Il tema dell'agenda politica è il referendum. Quello sulla riforma costituzionale previsto per l'autunno prossimo. Quello su cui il premier Renzi si gioca il futuro politico perché ha sempre detto, personalizzandolo evidentemente troppo, che se perde se ne va a casa. Da poche ore assistiamo però a un cambiamento di tendenza, a un'inversione di tattica da parte del presidente del consiglio, a nostro avviso dovuto più che altro a un suo ridimensionamento dopo la batosta elettorale alle amministrative. E' evidente il tentativo di normalizzare un appuntamento presentato, prima delle elezioni, come un giudizio sul Paese, sul governo e anche su se stesso. L’Italicum? Renzi non dice più che non si tocca. E lo spacchettamento dei quesiti referendari? “Per me non sta in piedi. Poi però deciderà la Cassazione”. E se perde, lascia la politica? “Di questo non parlo”.
La sensazione è che il cambio riguarda più la comunicazione che la sostanza politica. Nel senso che Renzi deluso dal voto di giugno non si mette contro la minoranza e cerca di svelenire il confronto. Del resto va ricordato il difficile equilibrio del governo al Senato tra i guai del nuovo centrodestra di Alfano e la strategia di Verdini.
Ma a nostro avviso, più che questo, il cambio di politica di Renzi è dovuto al risultato del voto alle amministrative con i clamorosi successi dei 5 Stelle perché il premier ha capito che in parte quello di giugno è stato un voto contro di lui, in quanto percepito come establishment. Insomma Renzi si sta rendendo conto di non essere più in grado di intercettare la voglia di cambiamento del Paese, questa la intercettano i grillini. Allora il presidente del consiglio prova ad alzare l'asticella consapevole che, se dovesse perdere, il minuto dopo salterebbe il governo. Ed è la sostanza che spinge gli altri a votare contro. Anzi che cementa un fronte rimasto ampio come prima. A proposito la data che gira da ieri per il referendum è il 6 novembre.

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