martedì 12 luglio 2016

Nessuno "copia" i gesti del Papa

Editoriale Radio Onda Libera dell'11 luglio 2016

Oggi è il caso di parlare di migranti, un fenomeno senza fine, una catena di morti in mare e di profughi che sperano in un futuro migliore. Non ne parliamo a proposito del solito, ennesimo naufragio. Ne parliamo riportando le parole del Papa, prendendo spunto dall'Angelus che ha commentato la parabola del buon samaritano. “Il mio prossimo è anche il migrante che ha fede e nazionalità diverse e che vogliono cacciare”.Poche parole per esprimere un concetto forte, basilare nel Vangelo, smarrito purtroppo nella vita di tutti i giorni. Dal Papa nessun riferimento diretto alla cronaca di questi giorni, né alla vicenda di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano morto a Fermo perché ha reagito agli insulti razzisti che il suo assassino aveva rivolto alla moglie.
Ma l’emergenza migranti è da sempre al centro del pontificato di Francesco. Dal primo viaggio del pontificato a Lampedusa per commemorare le migliaia di profughi morti in mare. All’appello a ogni parrocchia e santuario d’Europa a ospitare almeno una famiglia di immigrati, come ha fatto il Vaticano. Alla visita lampo nel campo profughi dell’isola di Lesbo, in Grecia, riportando a Roma sul volo papale anche 12 migranti, tutti musulmani. Al mea culpa per il modo in cui vengono trattati i profughi che invece sono un “dono”, fino alla lavanda dei piedi del giovedì santo 2016 celebrata nel campo profughi di Castelnuovo di Porto con Francesco che ha lavato i piedi a 12 ospiti della struttura.
Gesti concreti che in tre anni e mezzo di pontificato hanno sempre accompagnato i numerosi appelli del Papa in favore dell’accoglienza di uomini e donne e bambini che fuggono da guerra e miseria. Per questo Bergoglio è un papa che piace, che parla con semplicità ma soprattutto compie gesti che valgono più delle parole. Peccato che la Chiesa e gli uomini di chiesa non seguano il suo esempio, peccato che le porte delle parrocchie rimangano ancora chiuse, peccato che le sue omelie restino lettera morta.

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