Editoriale Radio Onda libera del 19 luglio 2016
Oggi parliamo della Turchia e del golpe fallito. Lo sappiamo tutti quello che è accaduto venerdì notte ad Ankara. Un colpo di stato contro Erdogan che non è andato a buon fine, con centinaia di morti e migliaia di persone arrestate. Detto così sembra riduttivo e semplicistico, vista la distanza della Turchia anche in fatto di politica estera, lontana dalla nostra mentalità, dalla nostra vita. Invece, forse per colpa di internet, vedere girare in rete quelle foto che ritraggono centinaia di uomini mezzi nudi, ammanettati e ammassati in una palestra, pestati a colpi di bastone, calci e pugni, fa un certo effetto. E' il classico esempio di immagini che parlano da sole, che esprimono una situazione più delle parole e di tanti discorsi.
E fanno capire il clima che si respira in quel Paese post golpe, clima di repressione e umiliazione che richiama fatti storici terribili del passato come le purghe di Stalin o addirittura i campi di concentramento dei nazisti. Le foto sono raccapriccianti, girano come è normale sui social network e ci scaraventano a questo capo della Turchia, Erdogan, ancora più potente dopo il fallito golpe e ancora strafottente verso l'Unione europea e gli Stati Uniti.
Il sultano non ha fatto mistero di voler reintrodurre la pena di morte, abolita soltanto nel 2014. Una aberrazione, un attacco, per non dire peggio, al sistema democratico di ogni Paese. E il capo di questo stato chiede di far parte dell'Europa. E i leader dell'Europa che cosa fanno, che cosa dicono, come reagiscono di fronte a questa più che certa eventualità? Si limitano a qualche ammonimento formale, tiepido, qualche frase di circostanza.
Nessuno fino a oggi ha alzato la voce, ha mostrato indignazione, si è detto scandalizzato per quanto sta avvenendo in Turchia. Addirittura La Turchia resta Paese membro della Nato, la Casa Bianca ha fatto sapere di appoggiare il governo e in Europa, diciamo la verità, Erdogan è temuto per quanto fatto in merito agli immigrati: è riuscito a chiudere la rotta balcanica e questo gli ha fatto acquistare punti.
Poi se rimette la pena di morte, poi se tratta quegli uomini come, se non peggio, delle bestie, gli europeisti o pseudo tali si girano con ipocrisia dall'altra parte.
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