venerdì 8 luglio 2016

Furbetti del cartellino senza freni

Editoriale Radio Onda Libera del 7 luglio 2016

Un'altra storia di furbetti del cartellino, di dipendenti pubblici che timbravano e se ne andavano a spasso. Questa volta è accaduto a Oppido Mamertina, un paese in provincia di Reggio Calabria dove i carabinieri hanno beccato 24 dipendenti dl Comune che anziché stare in ufficio durante l'orario di lavoro se ne andavano in giro. Un'abitudine, una brutta abitudine soprattutto di martedì quando c'è il mercato settimanale. Il gip di Palmi ha firmato 4 ordinanze di arresti domiciliari e 20 obblighi di firma. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, concorso in false attestazioni, con modalità fraudolenta, della presenza in servizio e truffa aggravata e continuata in danno dell’ente pubblico di appartenenza. Gli investigatori hanno utilizzato un sistema di videosorveglianza per monitorare la macchinetta marcatempo e gli ingressi in municipio e organizzato pedinamenti per le vie cittadine. E' stato osservato che abbandonare gli uffici in orario di lavoro era una prassi consolidata e avveniva anche con una certa disinvoltura e noncuranza. I dipendenti lasciavano il palazzo comunale spesso timbrando i cartellini anche per altri colleghi. Poi uscivano per sbrigare i propri affari personali, si aggiravano per negozi, facevano la spesa, pulivano casa o chiacchieravano con conoscenti e amici.Che cosa dire, come commentare l'ennesimo scandalo di fannulloni e truffatori? È una vergogna, un'indecenza pensando soprattutto a chi il lavoro non ce l'ha e non lo trova oppure chi ce l'ha e lo perde per la crisi. Questi casi purtroppo si ripetono con una certa frequenza e colpiscono tutta la penisola, dal Nord al Sud, a testimoniare che i furbetti sono sparsi dappertutto.
Noi siamo per punire questi reati, una volta accertati e verificati, con severità, insomma questi signori, chiamiamoli così, devono essere licenziati subito e devono restituire gli stipendi percepiti in modo disonesto.

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