Editoriale Radio Onda Libera del 17 gennaio 2014
La politica vive momenti agitati, a dare il pepe al governo e ai partiti è
Renzi che in qualità di segretario del Pd spinge il piede sull'acceleratore.
Ieri, nella prima direzione, il sindaco ha sparato bordate sul governo, dieci mesi
di fallimenti, avvertendo che se non si faranno le riforme la classe politica
sarà spazzata via. Queste dichiarazioni hanno scatenato ovviamente un
vespaio di polemiche. In serata c'è stato anche un incontro tra Renzi e il
presidente del consiglio Letta.
E' stato un confronto aperto sui vari
fronti, ma le posizioni sono rimaste identiche. E non poteva essere
diversamente, ma se ci dovessimo schierare non avremmo dubbi. Ci mettiamo dalla
parte di Renzi. Questi dieci mesi di governo Letta hanno prodotto una serie di
brutte figure, ma soprattutto solo tasse e più debito pubblico. Quindi
ha fatto bene a dare la sveglia, a richiamare Letta e i partiti al senso di
responsabilità nel fare le cose, nello studiare e adottare provvedimenti per il
bene del Paese. E ha fatto benissimo a lanciare l'ultimatum. Nei prossimi
quattro mesi si devono portare a casa dei risultati oppure i politici, i partiti
saranno cancellati.
A nostro avviso Renzi si sta muovendo bene, perché a
questo punto o si fa veramente qualcosa e le priorità sono la riforma elettorale
e il piano del lavoro, oppure il Paese continua nel tunnel in cui si è
imbarcato. Questa classe politica si è caratterizzata negli ultimi due
decenni per non aver prodotto uno straccio di riforma ma aver pensato solo ed
esclusivamente a difendere i propri privilegi e i proprio strapuntini. E di
questo la gente se ne è accorta, e come se ne è accorta, e ne è stufa, ne ha
piene le tasche. E vogliono il cambio di marcia, vogliono una speranza per il
futuro ma anche qualche certezza per il presente.
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