venerdì 10 gennaio 2014

La collezione delle figuracce

Editoriale Radio Onda Libera del 9 gennaio 2014

Mentre il governo accumula brutte figure su brutte figure, l'ultima la storia dei soldi chiesti agli insegnanti con istantanea marcia indietro, la penultima, ma solo in ordine cronologico, quella delle tasse che non si sa chi e quanto deve pagare, il Paese continua a soffrire. Il tasso di disoccupazione è salito al 12,7 per cento, continua a crescere, ed è sempre record dal 1977. I senza lavoro under 24 toccano quota al 41,6. La cassa integrazione e arrivata a oltre un miliardo di euro, i sussidi sono aumentati del 32,5 per cento, sfiorando i due milioni di richieste. Numeri, questi, che chiudono un 2013 difficile e prospettano il nuovo anno ancora più complicato. 

Ma c'è anche una novità, ed è il piano sul lavoro scritto da Renzi e che sarà presentato nella sua interezza il 16 gennaio prossimo. Per ora vediamo qualche anticipazione del pacchetto di proposte che possono dare una spinta vera all'economia. Il tutto da realizzare in otto mesi con la presentazione di un codice del lavoro che racchiuda e semplifichi tutte le norme in materia.
Tra le idee quella dell’assegno universale per chi perde il posto di lavoro, anche per chi oggi non ne avrebbe diritto, con l’obbligo di seguire un corso di formazione professionale e di non rifiutare più di una nuova proposta di lavoro. E poi quella che un dipendente pubblico è a tempo indeterminato se vince concorso. Un dirigente no, deve essere a termine per stoppare lo strapotere delle burocrazie ministeriali. Poi chi produce lavoro deve pagare di meno, tipo una riduzione del 10% dell’Irap per le aziende. Segnale di equità oltre che concreto aiuto a chi investe.
L’obiettivo, spiega Renzi, è creare posti di lavoro, rendendo semplice il sistema, incentivando la voglia di investire dei nostri imprenditori, attraendo capitali stranieri, basta ideologie e mettiamoci sotto. Le premesse sono buone e danno fiducia. La speranza è che il segretario del Pd riesca ad attuare il suo programma e non si faccia fermare dalla vecchia politica.

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