Editoriale Radio Onda Libera del 10 gennaio 2014
La legge elettorale approda in aula il 27 gennaio prossimo. La Camera dei deputati comincerà a esaminare il disegno di legge appena perfezionato. In altri tempi passerebbe come una notizia di routine, oggi è una notizia di una certa rilevanza. Perché significa che la politica si sta muovendo, sta provando a fare cose concrete e soprattutto utili per il Paese.
A molti può sembrare una riforma di poco conto cambiare le regole del sistema elettorale, invece è un presupposto importante per garantire stabilità a un governo e soprattutto non avere un parlamento di nominati, di parlamentari messi li a vivacchiare con lauti stipendi a rappresentare giusto quei capoccioni che li hanno scelti, non certo i cittadini a cui viene impedito di eleggerli.
Incrociando le dita la speranza è che la nuova legge elettorale venga approvata in tempi rapidi, magari anche pensando a una consultazione abbastanza vicina. Perché non diciamo un'eresia se sosteniamo che questo governo traballa e non poco, soprattutto da quando un mese fa è stato eletto Renzi alla guida del Pd.
Renzi che in questi primi mesi di governo del partito si gioca tutto, o lui è capace di spingere sull'acceleratore e prova a cambiare il Paese oppure tutto si complica, compreso la situazione di stallo e di crisi.
Da parte nostra non possiamo che constatare che in questo mese due-tre cose nella direzione giusta sono state messe in cantiere, la proposta della legge elettorale, la riforma delle province e, ultimo, il piano del lavoro. Insomma la carne sul fuoco è stata messa; ora i partiti, tutti, che fino a oggi si sono distinti per immobilismo per non dire altro, devono rendersi conto che un'altra pagina si sta scrivendo, che un'altra stagione si è aperta. E forse rappresenta veramente l'ultima chance.
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