venerdì 24 gennaio 2014

L'evasione fiscale non si ferma

Editoriale Radio Onda Libera del 24 gennaio 2014

Parliano di tasse ed evasione fiscale. Proprio oggi che è il venerdì nero del contribuente, con la scadenza per il pagamento della mini Imu e della Tares, poi con tutti gli obblighi di fine mese. Allora, la notizia è che un'attività commerciale su tre ha emesso nel 2013 una ricevuta o uno scontrino fiscale irregolare o non lo ha proprio emesso. 

Degli oltre 400mila controlli eseguiti sul rilascio di scontrini e ricevute dalla guardia di finanza nell’anno appena concluso, sono state riscontrate irregolarità nel 32% dei casi. Le verifiche sono state eseguite sia nell’ambito dei piani coordinati di controllo, calibrati sulle singole realtà territoriali, sia durante i servizi quotidiani rivolti al contrasto delle varie forme di abusivismo ed illeciti in campo economico.
Per frodi e reati fiscali la Gdf ha denunciato 12.726 persone nel 2013, arrestandone 202. Dal bilancio relativo all’anno appena concluso emerge inoltre che nei confronti dei responsabili delle frodi fiscali le Fiamme gialle hanno avviato procedure di sequestro di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 4,6 miliardi. Sono invece 14.220 i lavoratori completamente in nero scoperti nel 2013 e 13.385 irregolari, impiegati da 5.338 datori di lavoro.
E ora qualche numero sull'evasione. Sono stati sottratti a tassazione in Italia 51,9 miliardi nel 2013. Il dato riguarda redditi e ricavi non dichiarati e costi non deducibili scoperti sul fronte dell’evasione internazionale (15,1 mld), dell’evasione totale (16,1 mld) e di fenomeni evasivi come le frodi carosello, i reati tributari e la piccola evasione (20,7 mld). I casi più rilevanti riguardano i trasferimenti di denaro in paradisi discali e costituzione di società occulte. 
Adesso qualche brevissima considerazione da gente della strada. Le cifre sull'evasione fiscale sono impressionanti. Chi ha il dovere di controllare dovrebbe farlo, e quando si scoprono gli evasori dovrebbero scattare sanzioni pesanti. Solo con un serio ed efficace lavoro di controllo è possibile ridurre le dimensioni di un fenomeno allarmante e pericoloso per la tenuta dei conti dello Stato. Senza scomodare l'etica va però ricordato una regola semplice semplice e cioè che le tasse si pagano e devono pagarle tutti.

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