Parliano di tasse ed evasione fiscale. Proprio oggi che è il venerdì
nero del contribuente, con la scadenza per il pagamento della mini Imu e della
Tares, poi con tutti gli obblighi di fine mese. Allora, la notizia è che un'attività commerciale su tre
ha emesso nel 2013 una ricevuta o uno scontrino fiscale irregolare o non lo ha
proprio emesso.
Degli oltre 400mila controlli eseguiti sul rilascio di
scontrini e ricevute dalla guardia di finanza nell’anno appena concluso, sono
state riscontrate irregolarità nel 32% dei casi. Le verifiche sono state eseguite sia nell’ambito dei
piani coordinati di controllo, calibrati sulle singole realtà territoriali,
sia durante i servizi quotidiani rivolti al contrasto delle varie forme di
abusivismo ed illeciti in campo economico.
Per frodi e reati fiscali la Gdf ha denunciato 12.726
persone nel 2013, arrestandone 202. Dal bilancio relativo all’anno appena
concluso emerge inoltre che nei confronti dei responsabili delle frodi fiscali
le Fiamme gialle hanno avviato procedure di sequestro di beni mobili, immobili,
valuta e conti correnti per 4,6 miliardi. Sono invece 14.220 i lavoratori completamente in nero
scoperti nel 2013 e 13.385 irregolari, impiegati da 5.338 datori di lavoro.
E ora qualche numero sull'evasione. Sono stati sottratti
a tassazione in Italia 51,9 miliardi nel 2013. Il dato riguarda redditi e
ricavi non dichiarati e costi non deducibili scoperti sul fronte dell’evasione
internazionale (15,1 mld), dell’evasione totale (16,1 mld) e di fenomeni
evasivi come le frodi carosello, i reati tributari e la piccola evasione (20,7
mld). I casi più rilevanti riguardano i trasferimenti di denaro in paradisi
discali e costituzione di società occulte.
Adesso qualche brevissima considerazione da gente della
strada. Le cifre sull'evasione fiscale sono impressionanti. Chi
ha il dovere di controllare dovrebbe farlo, e quando si scoprono gli evasori
dovrebbero scattare sanzioni pesanti. Solo con un serio ed efficace lavoro di
controllo è possibile ridurre le dimensioni di un fenomeno allarmante e
pericoloso per la tenuta dei conti dello Stato. Senza scomodare l'etica va però
ricordato una regola semplice semplice e cioè che le tasse si pagano e devono
pagarle tutti.
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