giovedì 23 gennaio 2014

Passi veri dopo 20 anni di fumo

Editoriale Radio Onda Libera del 20 gennaio 2014

Renzi e Berlusconi si sono visti e si sono parlati, raggiungendo quasi un accordo sulla legge elettorale. Dopo 20 anni di chiacchiere finalmente la strada imbroccata pare quella giusta. Senza star dietro a tutte le polemiche e le dichiarazioni che si sono succedute alla vigilia, durante e dopo l'incontro, quello che conta è la sostanza. E cioè che finalmente i due maggiori partiti sono arrivati a un'intesa trasparente e alla luce del sole, un'intesa sul nuovo sistema elettorale.

E' ovvio che la riforma dovrà avvenire in Parlamento e non in una sede di un partito. Ma vivaddio un passo avanti è stato fatto. Quindi i politici che criticano farebbero bene a tacere visto che per anni si sono riempiti la bocca di frasi come "al primo posto la legge elettorale", "dobbiamo cambiare il porcellum" e poi alla fine solo parole, zero fatti.
 Da parte sua Renzi ha tutto da guadagnare da una nuova legge elettorale prima di tutto perché deve dimostrare che lui le cose le vuole cambiare veramente e non per finta. Poi perché il Paese o va cambiato ora o sarà troppo tardi.
A nostro avviso tutto va bene, non ci scandalizziamo che Renzi parli con Berlusconi, per noi può parlare anche con il diavolo purché porti a casa il risultato. Certo a rifletterci bene sembra un paradosso che a fare qualcosa di concreto debbano essere due personaggi come Renzi e Berlusconi, due che volenti o nolenti vivono fuori dal Parlamento. Invece quelli che stanno dentro i Palazzi della politica traccheggiano, cincischiano e si preoccupano solo di perpetuarsi negli incarichi.
In merito al sistema, su cui c'è l'accordo di massima, va detto che il meccanismo pseudo-spagnolo non prevederebbe le preferenze, ma liste corte. Su quest'aspetto non siamo d'accordo perché è ora di finirla con onorevoli e senatori nominati anziché eletti democraticamente dai cittadini.

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